- PreSerre e Dintorni - https://www.preserreedintorni.it -

TORRE DI RUGGIERO (CZ) – Le “bellezze torresi” sotto i riflettori di “Padre Pio Tv”

Pitaro accanto alle telecamere [1]

Pitaro accanto alle telecamere

Ospite di una trasmissione dedicata ai luoghi della fede, il sindaco Pino Pitaro ha parlato del culto per la Madonna delle Grazie e dell’amenità del borgo

di Franco POLITO

TORRE DI RUGGIERO (CZ) – 7 FEBBRAIO 2015 – Telecamere accese sul piccolo e incontaminato borgo normanno. Sono quelli del canale satellittare “Padre Pio Tv” con il sindaco Pino Pitaro ospite di una trasmissione televisiva dedicata ai luoghi della fede.

Torre di Ruggiero, con il suo rinomato santuario diocesano dedicato alla Madonna delle Grazie, lo è. Nei cinque minuti “concessi” dal collegamento, Pitaro ha parlato della devozione mariana e delle bellezze Torresi.

Il sindaco ha ripercorso a grandi linee la storia del santuario. Dai padri basiliani all’apparizione della Madonna alle due giovani pastorelle del posto. Dalla fonte miracolosa al pellegrinaggio che ogni anno, soprattutto a piedi e da ogni dove, porta sulle alture di Torre centomila fedeli. Dalla bellezza architettonica della chiesa all’adesione al Consorzio “Giubileo 2000”, costituito da alcuni Comuni calabresi dove sono presenti santuari dedicati alla Madonna.

<<Qui la fede per Maria delle Grazie – ha detto Pitaro ai microfoni di “Padre Pio Tv” – è un fatto che va al di là dei confini comunali e che fa di Torre la “Lourdes della Calabria”. Un culto che accomuna tutti i Torresi, residenti ed emigranti, al resto del mondo Un orgoglio per tutti noi, per la provincia di Catanzaro e, ritengo, per l’intera Calabria.

Bellezza religiosa e bellezze del posto. Pitaro ha pure fatto cenno alla straordinaria amenità del piccolo Comune delle Preserre Catanzaresi. Una bomboniera di case, viuzze, aria buona e ospitalità come poche.

<<Un vero gioiello – ha detto Pitaro -. Peccato, però, che si stia svuotando a causa del progressivo spopolamento che sta caratterizzando le aree interne della Calabria. Per farlo rivivere, come gli altri borghi calabresi, è necessario un cambio di rotta della politica, nostrana e nazionale, che deve orientarsi maggiormente verso la riscoperta e la valorizzazione della “periferia” regionale, con le sue potenzialità una delle ultime opportunità di sviluppo per la nostra regione>>.

Stop, fine del collegamento.