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STALETTI’ (CZ) – DON ROBERTO CORAPI COME SAN PAOLO DELLE GENTI

Il parroco ha scritto alle famiglie una “Lettera Pastorale” invitandole a riflettere sulle esigenze della comunità 

di Franco POLITO

STALETTI’ (CZ) – 19 OTTOBRE 2015 –  In una chiesa gremita di tanti fedeli, piccoli e grandi, è stata presentata la “Lettera Pastorale” che don Roberto Corapi ha inviato a tutte le famiglie. Dal titolo “ Vivete in pace tra voi, cercando sempre il bene”, è una riflessione sulle esigenze della vita comunitaria.

Come San Paolo Apostolo delle genti scrisse ai Tessalonicesi, così don Roberto si rivolge agli uomini e donne di buona volontà per meditare sulle necessità quotidiane «che ciascuno di noi deve vivere – è scritto nella Lettera – promuovendo sempre di più comunione intorno a sé e non barriere che dividono e ti fanno morire dentro».

«La parola di San Paolo – aggiunge don Roberto, facendone seguire alcuni passi –  è attualissima per la nostra Comunità e per ogni uomo, di ogni tempo. “Vivete in pace tra voi ammonite chi è indisciplinato, fate coraggio a chi è scoraggiato, sostenete chi è debole, siate magnanimi con tutti. Badate che nessuno renda male per male ad alcuno, ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti. Siate sempre lieti, pregate ininterrottamente , in ogni cosa rendete grazie : questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Astenetevi da ogni specie di male”».

Il parroco si dice sicure con tutto il cuore «che se noi riuscissimo  a vivere questi precetti, possiamo davvero con la nostra testimonianza , essere cristiani autentici, pieni di fede e di zelo per il Signore Gesù e per il prossimo. Facciamo coraggio a chi è scoraggiato, sostenendo chi è debole , cercando sempre il bene tra noi e con tutti. Sappiamo rendere grazie al Signore per tutto ciò che ogni giorno ci regala. Dobbiamo pensare che nella nostra esistenza tutto è segnato dalla gratuità ; non abbiamo meritato né l’esistenza avrebbe detto San Escrìvà fondatore dell’Opus Dei, né la famiglia in cui siamo cresciuti, né le doti naturali  e i doni soprannaturali ricevuti».

«Per questo  – insiste il sacerdote –  dobbiamo mostrarci grati. Quanto è bello riprendere la parolina “Grazie” e farla nostra ogni giorno. Ringrazio molto Dio, per voi e per quanti si impegnano a lavorare per il bene comune, il bene della nostra Parrocchia. Impegniamoci sempre di più a rendere i nostri incontri belli, sinceri, pieni di Dio, gioiosi. Non facciamoci prendere dall’ individualismo e dal materialismo. La nostra Parrocchia è casa e scuola di comunione per tutti, anche per chi ancora fa difficoltà ad avvicinarsi. Con Gesù io lo dico a voi: “Venite e vedete”. La nostra e vostra Parrocchia offre la Catechesi , colloqui spirituali , e non solo, promuove ogni tipo di incontro alla scuola di Gesù.  Io sono il Padre di tutti. Non dimentichiamo che apro anche le porte del cuore e della Caritas per le famiglie in difficoltà e per i poveri. La nostra Chiesa deve essere sempre di più in uscita per incontrare tutti e dare Cristo che è Via, Verità, Vita».

Quindi la conclusione con le parole di Papa Francesco «mettendovi in guardia da questi mali: “ Il nostro tempo e il nostro mondo è assassinato dall’individualismo , dal narcisismo , dalla frammentazione  e dalla massificazione”. Allora vi prego non facciamoci assassinare da tutto ciò. Vogliamo davvero con l’aiuto di Dio e della sua grazia , diventare sempre di più Comunità viva, che cammina con l’unico pastore , da vero gregge , ben formato, portando luce , nel buio del mondo».