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SQUILLACE (CZ) – MASSA PASSIVA, MAURO CHIEDE “LUMI” AL COMMISSARIO

Dopo dichiarazioni sindaco secondo cui supererebbe i 4 milioni

di Franco POLITO

SQUILLACE (CZ) –  13 NOVEMBRE 2015 – Tornato, si fa per dire,  definitivamente tra i “ranghi istituzionali” dopo la positiva conclusione della vicenda incompatibilità, il capogruppo consiliare di minoranza per  “Aria Nuova” Ruggero Mauro  rilancia la sua azione amministrativa.

I segnali c’erano stati tutti nel consiglio comunale che una settimana addietro ha preso atto del venire meno della sua condizione di inconciliabilità con la carica. Saldato il debito con le casse comunali, Mauro, ammesso che si fosse mai fermato,  “riparte”.

E la “ripartenza” ha il sapore di una richiesta indirizzata al commissario liquidatore del Comune squillacese Mario Pizzino, mandato a gestire la parte finanziaria dell’ente dopo la dichiarazione di dissesto intervenuta per volontà della maggioranza guidata dal sindaco Pasquale Muccari.

Mauro intende sapere a quanto ammonta la massa passiva delle casse comunali. “Accade infatti – afferma – per ultimo nel corso del consiglio comunale di sette giorni fa, che lo stesso primo cittadino affermi che tale importo supererebbe i 4 milioni di euro”. Questa la premessa che spinge il leader di “Aria Nuova” a chiedere al commissario “se tale cifra è quanto risulta ufficialmente dalla attività istruttoria da lei posta in essere”.

E se “ripartenza” di slancio doveva essere, “ripartenza” di slancio è stata. Mauro ha nuovamente scritto a sindaco, assessore ai Lavori Pubblici, segretario comunale e per conoscenza al prefetto, al Procuratore della Repubblica di Catanzaro e all’Autorità Nazionale Anticorruzione sollecitando risposte alle sue interrogazioni fino ad ora rimaste inevase.

I responsi attengono alle condizioni di abitabilità di alcuni immobili presenti sul territorio comunale e a due ordinanze contingibili e urgenti del sindaco. Con la prima Muccari ha assegnato in maniera diretta alla Sieco Spa la gestione dei servizi ambientali. Con la seconda, invece, ha disposto il funzionamento del deposito temporaneo dei rifiuti proveniente dalla raccolta differenziata.