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SOVERATO (CZ) – Erasmus Plus, il “Malafarina” si conferma scuola “itinerante”

Un momento "colorato" dell'esperienza spagnola [1]

Un momento “colorato” dell’esperienza spagnola

L’istituto soveratese è stato una settimana in Spagna nell’ambito del progetto europeo “Forensics and Creative Theatre Fact”. L’esperienza è stata uno scambio di informazioni sui piatti tipici di ogni paese e di dimostrazioni pratiche e competizione culinaria

di Franco Polito

SOVERATO (CZ) – 15 MARZO 2015 – L’istituto di Istruzione Superiore “G. Malafarina” rinnova la sua tradizione di “scuola itinerante”. Una scuola che fa della vocazione europea e dei progetti paralleli alla “didattica quotidiana” un aspetto che la rendono particolare nel panorama istruttivo del comprensorio.

Tradizione confermata in questi giorni con la partecipazione al terzo meeting del progetto “Erasmus Plus”. La delegazione soveratese, composta dal vice preside Vincenzo Pultrone, dalle docenti Elena Vittoria Scuteri e Giuseppina Codispoti oltre che da un gruppo di alunni della classe IV B, è volata ad Arcos de la Frontera, Cadice, in Spagna. Là è rimasta una settimana: dall’8 marzo scorso fino a ieri è stato uno scambio di informazioni sui piatti tipici di ogni paese e di dimostrazioni pratiche e competizione culinaria.

A rendere accattivante l’esperienza ci si è messa anche la cittadina ospitante, splendida sia per la posizione che per i monumenti e l’assetto urbanistico, con le sue case imbiancate che si affacciano a strapiombo e la porta d’accesso al Pueblos Blancos. Lo scenario ideale per dare corpo ad un progetto di tre anni, approvato dalla Commissione Europea e finanziato dall’Unione, che il Malafarina ha presentato nell’ambito dalla azione Ka2, Strategic Partnerships for school education dal titolo “Forensics and Creative Theatre Fact”.

E come al solito è stato confronto – incontro di idee e di esperienze con le altre scuole scuole partecipanti, ovvero i bulgari del Gimnazia za chujdi ezitsi Ekzarh Yossif I- Lovech, gli slovacchi del Gymnazium, Alejova 1, Kosice- Košice, i turchi del Fatih Anadolu Lisei di Manisa, i greci del Secondary school of Trikeri, I rumeni del Liceul Tehnologic “Mihai Eminescu” – Dumbraveni e i locali dello Ies Los Cabezuelos di Arcos de la Frontera. Assieme al sindaco ed agli assessori al Turismo e all’Istruzione hanno riservato alle varie delegazioni un’accoglienza “splendidamente ispanica” con i ragazzi ospitati dalle famiglie e coinvolti in tutte le attività quotidiane.

<<Le attività svolte durante il meeting – spiega il dirigente del “Malafarina” Domenico Agazio Servello – sono state la presentazione dei lavori preparati dai ragazzi delle scuole partner sui piatti tipici e le abitudini alimentari di ogni paese; le similitudini e le differenze tra le varie cucine; il confronto dei sistemi scolastici, del tempo scuola e delle attività extra-scolastiche in ogni paese; la partecipazione ad una conferenza sulla dieta mediterranea e una competizione per la preparazione di un piatto tipico per ogni paese. I nostri ragazzi si sono distinti nella preparazione degli “spaghetti alla carbonara” che è stato un vero successo. Esperienze molto interessanti per la nostra delegazione e i nostri allievi che si sono confrontati con i loro coetanei europei sugli argomenti oggetto del meeting e hanno avuto modo di comprendere tradizioni e modi di vivere diversi comunicando in lingua inglese>>.

Pienamente raggiunto l’obiettivo principale del progetto, volto allo “Sviluppo delle competenze oratorie”: gli studenti soveratesi hanno presentato i prodotti tipici della propria terra in modo dettagliato, illustrandone ingredienti e procedimenti. La scelta dei piatti da presentare è avvenuta tramite una “votazione” svolta attraverso il gruppo Fb creato appositamente per le comunicazioni tra i ragazzi dei vari paesi partner, costantemente in contatto tra di loro attraverso l’ inglese, lingua veicolare della progettualità.

Molto intenso anche il programma che ha visto i ragazzi impegnati in diversi momenti ludico – culturali che hanno permesso di comprendere usi e consuetudini del paese ospitante. Tra questi la visita a Cadice, Jerez de la Fontera e Medina Sidonia uno dei più importanti posti durante la dominazione araba in Andalucia, alla scuola di flamenco con tanto di degustazione della paella.

<<Esperienze – conclude Servello – vissute tenendo a mente gli obiettivi principali del progetto che sono quelli di sviluppare strategie chiare, attraverso l’oratoria e il teatro creativo, come approcci educativi innovativi, sviluppare una squadra di giovani leader che condivideranno le loro conoscenze e competenze con i loro coetanei attraverso azioni positive, sviluppare un impegno di cooperazione transnazionale e di internazionalizzazione dell’istruzione, promuovere le relazioni tra giovani di diversi gruppi etnici, religiosi e nazionali e generare una comunicazione più efficiente nelle lingue straniere>>.