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SOVERATO – BUONA SANITÀ, ESISTE ANCHE AL SUD

Il “caso” di una donna salvata all’ospedale di Soverato. Le restavano 24 – 48 ore di vita. Le parole delle figlie

Articolo di Gianni  ROMANO (Il Quotidiano del Sud)

SOVERATO (CZ) – 4 AGOSTO 2016 –  Di sanità calabrese si parla spesso solo in termini negativi, ma non è sempre così. Ottanta su quaranta, sessantasei di saturazione, cinquantacinque di frequenza cardiaca.

Erano i parametri vitali di una signora settantasettenne di Davoli all’ingresso nell’unità operativa di Medicina interna e lungodegenza dell’ospedale civile di via Don Cardona diretto da Nicola Salatino. Un vero e proprio caso di “codice rosso” aggravato dal fatto che la signora è diabetica ed era in corso una crisi respiratoria accompagnata da uno scompenso renale.

Il bollettino medico parlava di 24- 48 ore di vita. Il personale sanitario consigliava un trasferimento in un ospedale dotato di rianimazione per intubarla e allungare qualche giorno di vita. Tutto ciò non è avvenuto in quanto una delle figlie si è opposta. Inizia allora in corsia una terapia intensiva antalgica con tanto di ventilatore respiratorio e monitor per controllare saturazione e ritmo cardiaco. Terapia antibiotica per l’infezione polmonare e altri farmaci ovviamente tutti con flebo endovena.

La “taskforce” al completo del dottor Salatino impegnata alacremente e scrupolosamente in questo delicato caso, coadiuvata dall’equipe di anestesia che controllava costantemente le condizioni della signora. Dopo una settimana di terapia intensiva, la paziente si è ripresa e i medici hanno sciolto la prognosi. Un caso di buona sanità che fa onore a Soverato, a tutto il personale del reparto di medicina a partire dagli operatori socio sanitari, il personale infermieristico tutto e i medici sempre disponibili e alquanto professionali nell’affrontare l’emergenza.

«Non speravo che mia madre si salvasse. Ormai eravamo pronti a affrontare il peggio. Ringrazio tutto il personale del reparto di medicina e gli anestesisti che si sono dati da fare per salvare una vita umana» è la breve testimonianza di una delle figlie della fortunata signora la quale dimostra che in Calabria e precisamente a Soverato la buona sanità esiste, ma purtroppo, non sempre fa notizia.

Un reparto quello di medicina al quale fa ricorso un’utenza considerevole proveniente da tutta la regione a dimostrazione del fatto che è considerato il fiore all’occhiello della sanità del mezzogiorno d’Italia.