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SERRA, UN CONSULTORIO CHE “CONSULTA” POCO

Continuano i disservizi: utenti sul piede di guerra

Fonte: ILVIZZARRO.IT

SERRA SAN BRUNO (VV) –  26 NOVEMBRE 2018 –  Si fanno sempre più insistenti le lamentele sollevate dagli utenti del Consultorio familiare di Serra San Bruno.

La presenza a singhiozzo di alcuni operatori in servizio nella sede di via Milite Ignoto pare stia infatti destando una mole di reclami sempre più nutrita.

Nel mirino degli utenti sarebbero finiti in particolar modo «i tempi relativi alle attività prestate dagli infermiere del servizio vaccinale» e «l’impossibilità, prolungata nel tempo, di avere colloqui con gli assistenti sociali».

Nel primo caso i disagi, a parere dell’utenza, sarebbero dunque connessi ai «costanti ritardi degli infermieri destinati al servizio vaccinale, con l’orario di inizio delle visite mai rispettato».

Un modus operandi, questo, che avrebbe quindi determinato in particolare «il lievitare dei tempi di attesa».

Ancora peggio per quello che viene riferito rispetto all’erogazione di alcune funzioni relative ai servizi sociali, con «gli assistenti sociali che da settimane non sono presenti nella struttura».

Un disservizio che causerebbe quindi molti disagi anche per la gestione di casi importanti, quali quelli afferenti ad esempio alle interruzioni di gravidanza.

A tal proposito abbiamo ascoltato anche alcuni degli operatori, impegnati in altri servizi, regolarmente presenti nel Consultorio che hanno obiettivamente confermato quanto denunciato dagli utenti: «Non abbiamo contezza dell’organizzazione di alcuni servizi e dell’effettiva destinazione di alcune figure professionali.

Gli utenti si rivolgono a noi che siamo presenti nella struttura, spesso in maniera anche brusca, ma non possiamo che stringere le spalle. Gli assistenti sociali ad esempio mancano da diverse settimane».

Un quadro a tinte sempre più fosche dunque quello inerente al servizio sanitario delle Serre che oltre ai diversi disagi connessi al presidio ospedaliero “San Bruno” e alla rete sanitaria territoriale deve ora fare i conti anche con le prestazioni offerte da un Consultorio familiare, per alcuni comparti, operativo a intermittenza.

Il tutto mentre la dirigenza dell’Asp pare essere intenzionata a continuare a ignorare le lamentele degli utenti.