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RIFLESSIONE DELLA DOMENICA: DALLA PAROLA ALLA VITA

XXXII domenica del tempo ordinario: “Il nostro Dio non è dei morti ma dei viventi, perché tutti vivono per lui”

A cura di don Roberto CORAPI (Arciprete ad Amaroni)

 AMARONI (CZ)   –  6 NOVEMBRE 2022  –   Carissimi in questa domenica del tempo ordinario, dove ancora siamo immersi nel clima di preghiera per i nostri morti, siamo invitati a riflettere sulla risurrezione.

Come Gesù è risorto, anche noi risorgeremo.

Nel Vangelo odierno, Gesù viene interpellato da alcuni sadducei , i quali non credevano nella risurrezione e perciò lo provocano con un quesito insidioso: di chi sarà moglie nella risurrezione, una donna che ha avuto sette mariti successivi, tutti fratelli tra loro i quali uno dopo l’altro sono morti?

Gesù non cade nel tranello e replica che i risorti nell’aldilà non prendono né moglie né marito, infatti non possono più morire perché sono uguali agli angeli e poiché sono figli della risurrezione sono figli di Dio.

Con questa  risposta, Gesù anzitutto invita i suoi interlocutori e anche noi, a pensare che questa dimensione terrena in cui viviamo adesso, non è l’unica dimensione, ma ce n’è un’ altra, non più soggetta alla morte, in cui si manifesterà pienamente che siamo figli di Dio.

Dà grande consolazione e speranza ascoltare questa parola semplice e chiara di Gesù sulla vita oltre la morte; ne abbiamo tanto bisogno.

Carissimi, Gesù risponde che la vita appartiene a Dio, il quale ci ama e si preoccupa tanto di noi al punto di legare il suo nome al nostro: è il Dio di Abramo di Isacco e di Giacobbe Dio; non è dei morti ma dei viventi perché tutti vivono per lui.

La vita sussiste dove c’è legame, comunione, fratellanza, ed è una vita più forte della morte quando è costruita su relazioni vere e  legami di fedeltà.

Al contrario, non c’è vita dove si ha  la pretesa di appartenere solo a se stessi e di vivere come isole: in questi atteggiamenti prevale la morte e l’egoismo, se io vivo per me stesso, sto seminando morte nel mio cuore.

Buona  domenica e Cristo Regni sempre in noi.