23 Ottobre 2019
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REGGIO CALABRIA VOLA CON LA FIBRA OTTICA OPEN FIBER
Internet ultraveloce è realtà nella punta dello Stivale. Con Vodafone e Tiscali già aperta la vendibilità in21mila unità immobiliari raggiunte dalla rete FTTH nei quartieri compresi tra via Argine Destro Calopinace e via Padova
di REDAZIONE
REGGIO CALABRIA – 23 OTTOBRE 2019 – Arghillà, Gebbione, Viale Calabria, Stadio, Sbarre, Ciccarello e Rione Ferrovieri guidano la svolta digitale di Reggio Calabria. Nei quartieri compresi tra le vie Boschicello, Argine Destro Calopinace, Aldo Moro e Padova è infatti già disponibile la rete “a prova di futuro” targata Open Fiber, una infrastruttura di telecomunicazioni realizzata interamente in fibra ottica e capace di restituire agli utenti una connessione al web sicura e stabile. Una rete direttamente al servizio di cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione.
L’avvio dei servizi di connettività è un primo passaggio del piano di cablaggio messo a punto dall’azienda guidata dall’amministratore delegato Elisabetta Ripa: nei prossimi mesi, grazie a un investimento diretto di oltre13 milioni di euro, saranno coperte 56mila unità immobiliari della città dello Stretto.
Open Fiber sta cablando Reggio Calabria in modalità FTTH (Fiber To The Home) portando quindi fin dentro casa degli utenti una infrastruttura che supporta velocità di connessione di 1 Gbps (fino a 1 Gigabit al secondo), consentendo così il massimo delle performance.
L’obiettivo di Open Fiber è realizzare una rete a banda ultra-larga quanto più pervasiva ed efficiente possibile, che favorisca il recupero di competitività del “sistema Paese” e, in particolare, l’evoluzione verso “Industria 4.0”.
L’azienda sta accelerando il processo di digitalizzazione del Paese, semplificando e migliorando le relazioni fra cittadini e Pubblica Amministrazione, fra studenti, scuole e università aumentando la produttività e la competitività delle imprese.
Vodafone e Tiscali sono le aziendepartner che gestiscono al momento la vendibilità dei servizi in fibra Open Fiber in oltre 21mila unità immobiliari di quella che i Greci chiamarono Rhegion, una delle più antiche città d’Europa.