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PRIMO PIANO – SQUILLACE (CZ) – L’integrazione passa (anche) dalla “Giornata mondiale del rifugiato”

 

Solidali: un momento della manifestazione [1]

Solidali: un momento della manifestazione

Celebrato ieri nella casad’accoglienza Sprar “Il Vivarium” della Fondazione “Città Solidale Onlus” ‘appuntamento annuale che sensibilizza l’opinione pubblica sulla condizione, spesso sconosciuta ai più, di questa particolare categoria di migranti

Fonte: Salvatore Taverniti, da Gazzetta del Sud del 21 Giugno 2014 

SQUILLACE (CZ) – 21 GIUGNO 2014 – «E’ giusto che la Chiesa dia un segno, ma ciascuno deve fare la sua parte». Così l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone, aprendo la “Giornata del Rifugiato”, celebrata il 20 giugno anche a Squillace, nella casa d’accoglienza Sprar “Il Vivarium” della Fondazione “Città Solidale Onlus”.

Qui vengono accolti dieci minori titolari di protezione internazionale, richiedenti asilo e rifugiati, sbarcati sul nostro territorio. Padre Piero Puglisi, i suoi operatori, il Comune di Catanzaro in partnership con il Comune di Squillace e la Chiesa diocesana stanno profondendo tutti gli sforzi per una degna accoglienza degli ospiti (una seconda sezione accoglie donne con bambini sottratti a violenze o alla strada).

«Sono gesti – ha rimarcato il presule – tesi a portare sollievo e vanno nell’ottica di umanizzazione della vita in un momento in cui la nostra società è pervasa da fenomeni di disumanizzazione».

Portando il saluto del prefetto Cannizzaro, il vice prefetto vicario Osvaldo Caccuri ha ringraziato padre Piero e gli operatori perché «consentite la garanzia dei diritti inviolabili dell’uomo».

Di integrazione dei soggetti assistiti e di grande impegno degli operatori hanno parlato il sindaco di Squillace Pasquale Muccari e l’assessore comunale di Catanzaro Gabriella Celestino.

Alla manifestazione hanno preso parte anche l’ex sindaco Guido Rhodio, gli assessori comunali Rosa Talotta e Giusy Ciciarello, il giudice Vito Cesareo, il maresciallo dei carabinieri Raffaele Mosca, il parroco don Giuseppe Megna e una rappresentanza delle suore carmelitane del vicino centro monastico squillacese.

Dopo la preghiera di benedizione dei locali, gli ospiti della struttura hanno offerto ai presenti la degustazione di piatti tipici delle loro nazioni di provenienza.