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PRESERRE (CZ) – “LA PROSSIMA CROTONE #CITTÀDEITREMILLENNI VERSO IL SUO FUTURO”


Iniziativa dei Demokratici-Calabria in Rete svoltasi al Lido degli Scogli per parlare dello sviluppo della città pitagorica

di REDAZIONE

PRESERRE (CZ) – 18 FEBBRAIO 2016 –  Insieme per costruire la “prossima Crotone”. Sala del Lido degli Scogli strapiena di gente e di entusiasmo. In conclusione, intonazione collettiva di “Volare”: la canzone di Modugno del 1958 vincitrice del Festival di Sanremo nello stesso anno. I Demokratici-Calabria in Rete aprono “alla grande” l’incontro con i cittadini in vista del rinnovo del consiglio comunale di Crotone. Titolo dell’iniziativa: “La prossima Crotone #cittàdeitremillenni Verso il suo Futuro”.  

Tra gli interventi programmati, quello della consigliera regionale Flora Sculco, di Antonella Cosentino, Sabrina Gentile, Benedetto Proto e Ugo Pugliese. Ha moderato il dibattito introducendo ogni intervento con efficaci cenni di presentazione, la giornalista Maria Bonaiuto. Se l’obiettivo era quello di mettere assieme energie, intelligenze, idee e proposte per costruire insieme un ‘Progetto di Città’ aperta e inclusiva, che sappia fronteggiare le difficili sfide del momento e aprirsi al futuro, i Demokratici- Calabria in Rete ci sono riusciti.

Chiaro il messaggio inviato alla città di Crotone da tutti gli interventi: “Occorre andare oltre il disincanto generale, la rassegnazione che è nemica della speranza e le liturgie della vecchia politica, per fare di Crotone una città – laboratorio di idee innovative. Esempio di prassi politiche positive ed al servizio della collettività. Crotone città in movimento, che sia, nel contempo, in grado di ridare slancio alle sue potenzialità naturalistiche e storiche e impulso alle strategie di sviluppo economico e sociale dell’intera Calabria, che non può prescindere dall’apporto di una città dalla storia plurimillenaria e dall’accentuata propensione alla democrazia maturata in particolare nel secolo scorso.

Flora Sculco: “Nessuno di noi può più ignorare che oggi siamo di fronte al rischio di una definitiva rottura tra cittadini ed Istituzioni, elettorato e partiti. Una rottura sempre più incombente e più minacciosa a tal punto da travolgere i valori e le regole fondamentali della democrazia locale. Da questa emergenza istituzionale e democratica insorge il bisogno e si fa più intensa e forte la spinta di dare vita a quello che noi pensiamo debba essere un nuovo inizio. Mai come in questa circostanza tutti i cittadini e tutti i crotonesi sono chiamati ad impegnarsi a scegliere un nuovo e diverso futuro. Lo devono fare superando i tanti giustificati sentimenti di sfiducia, di rassegnazione e di protesta che provano da tempo, impegnando tutte le loro energie e partecipando attivamente a una nuova fase della vita della nostra città”.

Descrivendo le condizioni della citta, Flora Sculco ha detto: “la situazione è giunta al punto da compromettere irrimediabilmente il livello e la qualità della nostra vita collettiva, al punto di mettere a repentaglio persino la nostra gracile e debole realtà democratica. Tutti i dati, le cifre e le statistiche segnalano che, purtroppo, occupiamo stabilmente l’ultimo posto delle classifiche stilate tra tutte le province e le città dell’Italia intera. Ora bisogna dire basta. La nostra economia arretra sempre di più e il divario con il resto del Paese è cresciuto”. Più nello specifico: “Soakro è Fallita! L’Akros è fallita! La società dei Servizi è in stato pre – fallimentare! La stessa Akrea rischia di subire i contraccolpi di questa terribile situazione. L’Aeroporto è tenuto in uno stato di continua precarietà. Il Porto, dopo sette lunghissimi anni, non ha, ancora, un suo Piano regolatore definitivamente approvato. La famigerata Società Marina che avrebbe dovuto realizzare il Porticciolo turistico ancora ad oggi non ha combinato nulla! Senza dire che in tutti questi anni non abbiamo utilizzato e speso le cospicue risorse che l’Unione europea ci ha assegnato perché non siamo riusciti a tramutare le stesse risorse in cantieri ed opere che avrebbero creato lavoro per le nostre imprese e per i nostri disoccupati. Per dirla in breve, in tutti questi anni è stato combinato poco o nulla, non si è creato nuovo lavoro e il lavoro che c’era è ripiegato drammaticamente su se stesso”.

Poi la parte propositiva: “Stiamo tentando di introdurre un dinamismo in grado di scuotere l’immobilismo che regnava sovrano nella nostra realtà Istituzionale e politica. E abbiamo voluto, soprattutto, offrire alcune prime analisi e alcune prime riflessioni su come pensiamo la città deve affrontare e vivere l’evento del voto amministrativo del prossimo giugno. Abbiamo fatto tutto questo con spirito inclusivo, perché pensiamo e crediamo che Crotone, la nostra città, “la Prossima Crotone”, per risollevarsi e andare e guardare avanti “verso un nuovo futuro” abbia quanto mai bisogno di tutta la sua forza e di tutte le sue intelligenze ed energie. Si è concluso un ciclo. E ora se ne apre un altro che non potrà essere ritenuto e considerato una prosecuzione di quello precedente, che non potrà avere le stesse sembianze di quello che dobbiamo metterci alle spalle per consentirci la libertà di andare avanti”

Con chi portare avanti il progetto della ‘prossima Crotone’? “Con un insieme di forze, motivate e innovative, che poggiano le loro fondamenta su una Proposta Programmatica in grado di dare risposta ai problemi che non devono e non possono riguardano solo le appartenenze ma soprattutto e in primo luogo gli interessi ed i bisogni della intera comunità. Dunque, si apre una nuova fase che deve costruirsi e realizzarsi con nuovi metodi, con nuovi e più aggiornati ed efficaci programmi, con obiettivi chiari e realizzabili, con uomini e donne che diano concretamente e visibilmente il segno di questo inevitabile ed atteso cambiamento”.

Infine, la consigliera regione si è soffermata sul lavoro fatto per la città: “La città e l’intero territorio della provincia hanno a disposizione importanti occasioni, nuovi strumenti e cospicue risorse da impegnare su un programma di crescita e di sviluppo. Il Governo  di Matteo Renzi, ha deciso di ingaggiare una battaglia per lo sviluppo del mezzogiorno e dunque della Calabria e del crotonese. Lo fa adottando un apposito MasterPlan che indica le risorse, gli strumenti, le metodologie e i tempi e i ritmi con i quali compiere questa missione al Sud. Entro questo mese di febbraio intende sottoscrivere “Patti per lo sviluppo” per le otto regioni meridionali, fra cui la Calabria, e sette “Patti” con le sette città che devono costruire la loro dimensione metropolitana. Cosa assai importante, soprattutto per noi e per la nostra storia produttiva, il Masterplan impegna e convoca le Grandi aziende partecipate dallo Stato a venire a compiere insieme al Governo la missione di sviluppo al Sud. In questa Missione vengono impegnate e sono disponibili risorse pari ad oltre 100 miliardi di Euro da utilizzare nel periodo che va dal 2016 al 2023. Non è poco e, comunque, dopo anni di dimenticanza e di indifferenza il tema dello sviluppo del Mezzogiorno torna ad essere una priorità nell’agenda del Governo nazionale. A fronte di tutto ciò, noi dobbiamo cogliere questa sfida e mettere in campo tutto il nostro impegno. Per questo, in questi ultimi mesi, non siamo stati con le braccia conserte. Ci siamo messi al lavoro e ci siamo prodigati per essere protagonisti in questa missione di sviluppo della nostra città e dell’intero territorio. Abbiamo presentato un ordine del giorno in Consiglio regionale, per il riconoscimento della specificità di Crotone da assumere nel Patto per la Calabria,  che è stato approvato all’unanimità. Ci siamo messi all’opera celermente, qui a Crotone, insieme alle organizzazioni sindacali, con Confindustria e con molte associazioni e gli ordini professionali. Ci siamo confrontati e abbiamo elaborato una proposta, una prima bozza di un vero e proprio “ Patto per Crotone” condiviso e concertato con i protagonisti e gli attori principali dello sviluppo che, insieme alle Istituzioni locali, sono chiamati a rendere operativi e concreti gli interventi e le attività che possono dare luogo ad una rinascita di Crotone”.

Si sono alternati, quindi, gli interventi. Di spessore l’intervento della professoressa Antonella Cosentino che dopo aver ringraziato la consigliera regionale per averla coinvolta (“Io sono della squadra”), Flora testimonia la cura tutta femminile per il territorio che l’ha voluta sua rappresentante, battagliera e concreta. Fondamentale è il recupero dell’identità di una città culla di civiltà come la nostra: “Dobbiamo sentirci tutti nuovamente comunità ed artefice del proprio futuro, ripartendo  dallo splendido passato per dare corpo al futuro della città. Agricoltura, storia e cultura, per la nuova fase e, per superare le divisioni prodotte nella città dai drammi della crisi. Una rivoluzione che parte dalla scuola, dalla quale lanciare e  dare una  nuova anima ai crotonesi in vista di un  futuro che, come quello di di tre millenni fa, possa far diventare Crotone  il laboratorio ed un esempio per tutto il Mediterraneo”.

L’imprenditore Ugo Pugliese si è definito “un visionario” con un sogno che che  sta diventando realtà: “Fare di Crotone un laboratorio,  politico sociale ed economico per il rilancio. Ripartendo da una città non di mare, ma sul mare. Con progetti concreti e fattibili, solo dal mare e dal suo indotto, possono essere creati un minimo di 2100 posti di lavoro da subito, con un bacino di carenaggio, per non parlare poi dell’aeroporto,  delle sue sinergie con il porto e delle interrelazioni con il turismo. Insomma, serve entusiasmo e noi – ha detto –  ci proveremo, davvero, tutti insieme. Ma servono, nuovi metodi, nuove assunzioni di responsabilità, nuova classe politica per un nuovo progetto per Crotone”.

Sabrina Gentile, imprenditore, già presidente dei giovani imprenditori di Confindustria-Crotone, ha messo l’accento  non solo sulla crisi, ma sui settori, come l’arte orafa  e la cantieristica navale  che danno  segni di vitalità,  esempi da seguire per tutta l’economia da Crotone. Dobbiamo partire dalle cose positive per creare sinergie occupazionali in una visione di insieme, progettuale e di lungo periodo, con le risorse materiali e immateriali che Crotone ha”. Infine, l’imprenditore Benedetto Proto, che ha delineato un futuro prossimo per Crotone, fatto di crescita e sviluppo,  una nuova fase, che necessita di un cambio di  uomini, ma anche di metodi e di tipologia di impegno.

Insomma, energia positiva, necessaria ed unica strada possibile, ambizioso e necessaria. Bisogna fermare – ha detto – il tentativo del vecchio (rivolto ai chi ha amministrato Crotone) che  vuole passare per nuovo. Un impegno serio per i cittadini, che come il patto per Crotone, segni un nuovo accordo tra cittadini e politica, per fare cose concrete, dando riposte alle necessità della gente. Risorse immense, quelle di Crotone, da valorizzare e rilanciare, mettendole a sistema.  Serve, come stasera qui, un progetto fondato su partecipazione, condivisione, responsabilità e innovazione. Dobbiamo provarci con una nuova squadra per una vittoria di tutti i crotonesi”.

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