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PRESERRE (CZ) – ACCORDO UE-CANADA CETA, COLDIRETTI: «BENE NO REGIONE CALABRIA»

Molinaro: ‘Un provvedimento importante che va nella direzione giusta e fa il paio con quello della provincia di Cosenza. Ora i sindaci’

 di REDAZIONE 

PRESERRE (CZ) – 3 LUGLIO 2017 –  “Un ottimo segnale quello giunto dall’ultimo Consiglio Regionale della Calabria che all’unanimità,ha approvato  un ordine del giorno, di iniziativa dei consiglieri Bova e Sergio  che dice NO all’accordo commerciale UE-Canadà”.

Questo l’immediato commento del presidente di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro che conferma che “è un accordo scellerato, che condanna la Calabria ultima regione d’Europa e gli effetti che esso può produrre  sono devastanti per il Made in Calabria che è un pezzo importante del Made in Italy; una regione  – continua -che basa la sua economia sull’agroalimentare sulla distintività, qualità e capacità di competere e che può quadruplicare la produzione non può permetterselo.

La risposta solerte e autorevole del Consiglio Regionale, che impegna la Giunta regionale ad intraprendere iniziative per sollecitare Parlamento e Governo ad impedire l’entrata in vigore nel nostro Paese del Trattato CETA va nella giusta direzione  – ribadisce-  perché impedisce un livellamento verso il basso della qualità che porta una competizione basata solo su prezzi bassi e rischi per l’ambiente, la salute e perdita di posti di lavoro.

Nessun prodotto calabrese   – aggiunge – riceverà protezione nel Paese dell’acero. Infatti nell’ elenco, dove figurano 41 nomi italiani rispetto alle 289 denominazioni made in Italy registrate, non troviamo nessuna denominazione della Calabria e la conseguenza è che non siamo protetti dalla contraffazione.

Inoltre -ricorda – con l’opzione dazio zero è assicurato l’ingresso in Italia di grano duro trattato con il glifosato, addirittura transgenico, con agenti chimici vietati in tutto il territorio dell’UE,  questoinsieme a ingenti quantitativi di carne trattata con gli ormoni. Abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione che definiamo “fino allo spasimo”,coinvolgendo le Istituzioni e l’atto dell’Assemblea Legislativa calabrese è la punta avanzata di una battaglia che ha visto pronunciarsi contro l’Accordo CETA anche l’Amministrazione Provinciale di Cosenza e via via lo stanno facendo anche i sindaci.

Insomma con l’accordo ci perdono i  consumatori,  produttori, lavoratori e l’economia della Regione e pertanto il NO dalla Calabria deve continuare ad essere forte.  Apprezziamo anche – prosegue Molinaro – un emendamento del consigliere Franco Sergio, che ringraziamo, alla proposta di Legge sulla semplificazione e celerità Amministrativa  che innova la L.R. 19/2001.

Adesso  -conclude – non ci sono più alibi per attuare in tempi veloci l’affidamento ai CAA delle importanti funzioni che possono svolgere per accorciare i tempi delle risposte agli agricoltori e al sistema agricolo.