MONTAURO (CZ) – L’ULTIMO SALUTO A GIANNI AIELLO

Grande silenzio ai funerali dell’ex poliziotto deceduto per un infarto sulla spiaggia di Calalunga

Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)

MONTAURO (CZ) – 25 AGOSTO 2017 –  Montauro si stringe attorno al dolore dei familiari, per la scomparsa  di Gianni Aiello ex poliziotto  deceduto per un infarto sulla spiaggia di località Calalunga di Montauro, dove insieme ad amici stava tirando sull’arenile la sua imbarcazione in legno, ”Il Bucaniere”.

Celebrati dal parroco don Nicola Ierardi i funerali in un clima di grande silenzio nell’antica chiesa di San Pantaleone in pieno centro storico, parole di vicinanza cristiana alla famiglia sono state dette nel corso dell’omelia della Santa Messa, e molte le persone presenti per l’ultimo saluto.

Gianni Aiello era stato più volte sentito da diverse procure per  una sua presunta vicinanza ai  servizi segreti deviati,e alcuni pentiti anche di rango lo avevano per questo, tirato in ballo più volte, ma Aiello era sempre uscito indenne da queste accuse e anzi, come hanno ribadito più volte i suoi legali, Eugenio Battaglia e Ugo Custo del foro di Catanzaro,”il nostro assistito è morto da innocente, tutte le sue accuse sono state archiviate, oggi, dicono i legali, speriamo per i familiari si mette la parola fine, ad una serie di vicende che hanno turbato il nostro assistito per lungo tempo.”

Appena avuto il malore sulla spiaggia tempestivo era stato l’intervento del 118 Suem della postazione Pet di Montepaone, il medico di servizio accorso sul posto, Serena Fulginiti anche grazie ad un defibrillatore aveva praticato da protocollo sanitario, il massaggio cardiaco per lungo tempo,ma tutto si era rilevato inutile,sul posto del decesso si portavano i carabinieri della locale stazione di Gasperina e il medico legale Isabella Aquila dell’università Magna Graecia di Catanzaro per un primo esame esterno.

Successivamente veniva disposta dalle autorità competenti l’autopsia e il conseguente trasferimento della salma presso la medicina legale,arrivava anche il sequestro preventivo ordinato dal tribunale e dalla Questura di Reggio Calabria,della sua imbarcazione, della sua abitazione, della  autovettura e della sua moto di grossa cilindrata, il suo appartamento era stato perquisito dagli uomini delle forze dell’ordine, ma  se segreti ci sono, o ci sono stati, con la morte di Gianni Aiello indicato da molti come “Faccia da mostro” a causa di una vasta ferita dovuta ad un vecchio conflitto a fuoco, se ne vanno con lui,il mare il suo amore di sempre custode di tutto. ù

Gianni Aiello amava il mare e la pesca trascorreva molto tempo da solo o con pochi amici fidati, sicuramente oggi non si scriverà ancora la parola fine, tanti gli interrogativi che quattro procure cercano di risolvere, indagini a tutto tondo, in questi lunghi anni, pentiti, servizi deviati, il padre di un suo ex collega D’Agostino che avrebbe riconosciuto Aiello in un aula di Tribunale, indicandolo come colui che aveva preso il figlio e da quel momento si erano perse le tracce, tutti ingredienti per un giallista la parola fine però sembra ancora lontana da essere scritta.

Potrà essere seppellita ma non cremata la salma di Giovanni Aiello ex poliziotto della Mobile di Palermo morto per un infarto alcuni giorni fa a Montauro. Secondo  la decisione presa dalla Procura di Catanzaro si lega al fatto che i resti dell’ex poliziotto della Mobile di Palermo, indicato da pentiti e testimoni come il misterioso killer di Stato “Faccia di mostro”, dovranno infatti rimanere a disposizione per eventuali altri prelievi che potrebbero rendersi necessari. Fugate le preoccupazioni di vari esponenti politici e non che avevano espresso perplessità sull’autorizzazione alla cremazione come Giovanni Mattiello che si era detto sconcertato. 

“Cremare il corpo – aveva osservato Mattiello – significa impedire qualunque eventuale altro approfondimento. C’è da trovare un equilibrio tra il rispetto sempre e comunque dovuto ad un uomo che muore e alla sua famiglia e il bisogno di verità dei famigliari delle vittime in qualche modo legate alla storia di Aiello.