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MARIO LANCIANO, UN BADOLATESE ALLA GUIDA DI “CBITRON”

E’ il maggior consorzio europeo per la sicurezza di grandi infrastrutture strategiche

di REDAZIONE 

BADOLATO (CZ) –  1 MARZO 2022 –  L’ing. Mario Bruno Lanciano è il presidente del nuovo Consorzio europeo “CBITRON” leader in Europa nella ventilazione e nella sicurezza di grandi infrastrutture strategiche come tunnel autostradali, ferroviari, delle metropolitane, delle miniere e di quanto altro esistente specialmente nel sottosuolo.

Tale Consorzio è stato appena costituito tra la italiana CBI Engineering& Service di Milano (https://www.cbifans.com/ [1])  e la spagnola TALLERES ZITRON delle Asturie (https://zitron.com/ [2]) i due maggiori produttori europei di tecnologia per la sicurezza di centinaia di milioni di utenti quotidiani nei sistemi della mobilità e del lavoro.

La sede legale è a Parma 43121, alla Strada Mazzini n. 2 (tel. 0521-503377).

Tale Consorzio risponde pure all’esigenza di soddisfare le aumentate richieste di sicurezza, provenienti da tutto il mondo, sia per le grandi infrastrutture sempre più necessarie per la modernizzazione e l’efficienza dei Paesi sotto la spinta della globalizzazione e sia in vista delle “smart road” che rappresentano il futuro più competitivo ed indispensabile nelle nuove tecnologie della mobilità.

CBITRON ha a sua disposizione 16 fabbriche e 50 uffici di rappresentanza a livello mondiale, oltre ai laboratori termo- fluidodinamici più importanti al mondo per certificazioni e sperimentazioni sul miglioramento della sicurezza nelle infrastrutture.

Il presidente del Consorzio, l’ing. Mario Bruno Lanciano, è calabrese di Badolato (in provincia di Catanzaro, sullo Jonio). Oltre ad essere consulente ministeriale, è amministratore delegato della “Italoiberica”, una delle più importanti società nel settore.

«Il suo grande sogno  –  ci rivela l’Università delle Generazioni – è quello di realizzare proprio in Calabria, possibilmente nell’Istmo della Prima Italia, tra Squillace e Lamezia, uno stabilimento ad alta tecnologia che occupi almeno duecento specialisti della sicurezza nelle più varie infrastrutture».