LETTERE ALL’AMORE: BENVENUTA A SPERANZA, FIGLIA DEL SUD IN PADANIA!
Nata in questo nostro mondo tanto meraviglioso quanto inquieto ed irrequieto
di Domenico LANCIANO (www.costajonicaweb.it)
– BADOLATO (CZ) – 23 OTTOBRE 2023 – Caro e indispensabile Amore!
Finalmente una bella notizia, in mezzo a tanto sgomento e dolore per le guerre in atto, per l’infittirsi della cronaca nera e delle problematiche legate alla cattiveria e all’egoismo umano!…
E’ nata Speranza! …
E’ venuta al mondo in una cittadina della Padania poche ore fa, alle 23.59 di sabato 21 ottobre 2023.
E, come si suol dire, “mamma e figlia stanno bene”.
E’ nata circondata dall’Amore dei genitori, dei nonni, degli zii e di tutti i parenti ed amici. E come amici di famiglia, anche mia moglie ed io Le diamo il nostro più caloroso “Benvenuta!”.
Non vediamo l’ora di poterLa vedere ed abbracciare di persona!
Intanto ho pensato di scriverLe la seguente brevissima lettera di “benvenuto”.
Eccola.
1- CARA SPERANZA!
Cara Speranza, benvenuta tra noi!
Benvenuta in questo nostro mondo tanto meraviglioso quanto inquieto ed irrequieto! …
Questo “benvenuta!” ti giunge dal Sud esuberante, che spero vorrai amare come lo amano i tuoi genitori e i tuoi nonni, come lo amiamo tutti noi, con orgoglio e tenerezza.
Sei stata davvero tanto voluta e attesa.
Mia moglie ed io abbiamo partecipato a questa attesa interfamiliare che è stata molto affettuosa e trepidante.
E adesso partecipiamo alla grande gioia di averti finalmente tra noi!…
Sei stata desiderata e generata dall’Amore, un grande Amore, quello con la A maiuscola. E con grande Amore sarai cresciuta.
Da parte di tutti avrai le più premurose attenzioni.
Ti abbiamo vista, appena nata, in alcune foto inviateci dal tuo commosso e felice papà.
Sei bellissimissima! …
In attesa di poterti abbracciare e coccolare, ti formuliamo di tutto cuore i nostri migliori auguri per una vita splendida e interessante il più possibile!
M & B
2- SCRIVERE IL DIARIO DELLE EMOZIONI
Caro e indispensabile Amore! Colgo l’occasione di questo lieta notizia per dirti che nella primavera del 1984 mi è venuta l’idea di proporre il “Diario delle emozioni” alle coppie che intendono avere un figlio.
Un Diario dove annotare tutte le emozioni riguardo tale nascituro.
Un Diario per raccontargli quella quotidianità, quegli eventi e quei sentimenti che il nascituro (e poi bambino) non potrà ricordare, data la sua condizione di infante.
Un Diario da donare al proprio figlio magari al compimento del suo diciottesimo compleanno o in un’età in cui possa apprezzare tale prezioso dono.
L’esortazione era ed è ancora quella di far scrivere tutti coloro che vivono, più o meno, attorno alla coppia (nonni, zii, cugini, altri parenti ed amici).
Sarebbe pure auspicabile, poi, far scrivere a lui stesso (quando sarà in grado di poterlo fare) un Diario dove annotare tutto ciò che desidera e che potrà essere utile un domani.
In tal senso sarebbe pure utile, in contemporanea al Diario, annotare o conservare tutta la documentazione sanitaria che lo riguarda ma anche i disegnini che farà.
Si può ben intuire che un tale Diario è un grande atto di Amore verso questa nuova generazione di famiglia.
E riuscirà utile anche a chi lo scrive, poiché spesso non siamo abituati ad esercitare le nostre emozioni e i nostri sentimenti né a trascriverli o a manifestarli pienamente.
Se non si può fare un vero e proprio Diario continuativo, ogni tanto si possono scrivere delle letterine o altre annotazioni da donare a tempo debito.
Importante che il figlio si senta sempre amato.
Così crescerà più forte e sicuro.
Ti dicevo dell’idea che mi è venuta nella primavera del 1984.
Non è però, questa mia, un’idea del tutto originale. Infatti, penso che da sempre taluni genitori e/o parenti abbiano dedicato pensieri e annotazioni di vario genere ai loro figli appena nati.
Ne conosco alcuni pure del mio stesso paese natìo. In quella primavera del 1984, in Agnone del Molise, ho trovato proprio una giovane coppia che stava già scrivendo il “Diario per Mollichina” (come veniva chiamata la loro figlia che alla prima ecografia sembrava piccola piccola proprio come una mollica di pane).
Tale “Diario di Mollichina” inizia dal momento stesso in cui le analisi cliniche attestavano che la bambina era già stata concepita e c’era in tutta la sua vitalità e importanza!
Che emozione per mamma e papà, per tutti gli altri parenti e amici attorno!…
Ho pubblicato le prime puntate di tale Diario (come prototipo da suggerire alle coppie e alle famiglie) nel numero zero del “mio” mensile “Eros alta cultura erotika” del novembre 1984 e poi nel “Libro-Monumento per i miei Genitori” (andato in stampa nel maggio 2007).
Ho intervistato “Mollichina” dopo che questa aveva compiuto i diciotto anni ed aveva letto il Diario scritto e donatole da genitori, nonni, zii, altri parenti e persino amici di famiglia.
Mollichina mi ha detto che è stato il più bel dono mai ricevuto e che si è commossa spesso nel leggerlo, in particolare soffermandosi su alcuni passi.
Ha pianto di gioia ed ha avuto la conferma che è stata attesa tantissimo e tantissimo amata.
Ciò le ha giovato psicologicamente nel resto della sua vita.
Spero che pure la neonata Speranza possa avere un giorno questa grande felicità di ricevere una simile grande testimonianza di Amore.
Lo spero anche per tutti gli altri bambini.
Sono sicuro che tale Diario contribuirà molto ad avere fiducia nella vita e nella famiglia.
3- DEDICATO AI BAMBINI MORTI IN GUERRA
Caro e indispensabile Amore! Nella Terra di Palestina (dove già duemila anni fa alla nascita di Gesù è avvenuta la “strage degli innocenti”) in questi giorni avvengono altre stragi, altre morti atroci.
Molte migliaia sono coloro i quali vengono uccisi in questa ennesima guerra tra Israeliani e Palestinesi. Raccapricciante violenza e città rase al suolo.
A milioni gli abitanti sono ancora in fuga dalle loro case che, forse, non ritroveranno più se ci sarà un ritorno.
Così accade dal 24 febbraio 2022 nella “martoriata” Ucraina, invasa e distrutta da una Russia sempre più imperialista.
Dicono, sia fomentata sotto sotto dalla Cina, poiché insieme pure a qualche altro Stato (pure con i BRICS), vogliono indebolire il cosiddetto Occidente.
Forse questo barbaro scontro Israele-Palestina farebbe parte di questo piano di subdolo attacco all’Occidente.
Come – si pensa – la pandemia del Covid e altri tentativi.
C’è in gioco il predominio del mondo e poco importa se ormai questo nostro pianeta è così tanto malato che tutte queste guerre potranno condannarlo fino all’agonìa.
Certo è che l’odio sta aumentando a dismisura nei cuori e nelle menti degli uomini e delle Nazioni.
Ed è altresì certo che pure la nostra neonata Speranza (figlia del Sud in Padania) e tutta la sua generazione avranno tanto lavoro da fare per spegnere o almeno ridurre tale odio e tutte le tensioni che ci sono nel mondo.
Vorrei che i giovani d’oggi non avessero altro ideale se non quello di salvare l’Umanità dalla violenza e dall’autodistruzione.
Lo stesso ideale che avevamo noi e che cerchiamo ancora di coltivare nonostante le troppe avversità.
Il nostro slogan dei nostri anni 60 era lottare pacificamente per “un mondo migliore”!
<< Fate l’amore e non la guerra! >> era uno dei nostri slogan più frequenti e noti.
4- SALUTISSIMI
Caro e indispensabile Amore!
Abbiamo urgente bisogno dell’UOMO NUOVO che rafforzi l’etica e tutti quei sani valori che possano salvare l’Umanità dal bàratro quale si intravede in questo infittirsi di guerre e di armi di annientamento di massa.
E poi c’è il pianeta da salvare. Insomma c’è un bel po’ da fare.
Abbiamo bisogno che questa nuova “Speranza” possa contribuire alla salvezza del mondo. Oggi noi siamo fiduciosi (anzi, certi) che Speranza lavorerà e si impegnerà per un “mondo migliore”.
Sarà “figlia d’arte” poiché i suoi genitori e i suoi nonni lo hanno già fatto e continuano a farlo.
Sono “combattenti di Pace e per la Pace”! …
Ed è con questo augurio che Le rinnoviamo il nostro più amoroso “Benvenuta!”.
Oggi, cerchiamo di manifestare in tutti i modi possibili a favore della PACE tra tutti i popoli, non soltanto tra Russia e Ucraina o tra Israele e Palestina.
Se non reagiamo a tutta questa violenza, potremmo essere considerati complici moralmente. E esserne pure noi vittime.
Basta una pur piccola o qualsiasi espressione pubblica (individuale o sociale) per la PACE.
Evitiamo le tifoserie di guerra, per l’uno o per l’altro contendente!…
Adesso possiamo manifestare il nostro desiderio di PACE anche non riempiendo le vie o le piazze, ma riempiendo la “piazza virtuale” di internet con i nostri appelli.
Se siano a centinaia di milioni, i governi dovranno prenderci in considerazione.
Per quel che mi riguarda, nel mio piccolo, cerco di fare sempre la mia parte.
Ripetutamente.
Ognuno di noi è chiamato ad esprimere il desiderio di PACE.
E tu, caro e indispensabile Amore, mettici pure qualcosa di tuo!
Alla prossima!
LOVE-City, domenica 22 ottobre 2023 ore 10.52 – Da 56 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto” (con Amore).
Foto presa dal web.