‘Non voglio più dire che siamo motivati, io lo sono’
di REDAZIONE
CROTONE – 21 APRILE 2021 – “La società ha portato in ritiro la squadra. E’ una risposta: nessuno molla”.
Lo dice Serse Cosmi, allenatore del Crotone, alla vigilia della sfida con la Sampdoria di domani sera allo stadio Ezio Scida, anche se conosce bene le difficoltà della situazione che sta vivendo il Crotone, sempre più vicino alla retrocessione.
Cosmi bandisce la parola motivazione: “Ho detto che quello che conta è la motivazione anche se non voglio più usare questa parola. Ne ho abusato. Ho detto che saremmo stati motivati e non lo siamo stati come volevo io. Allora uso il singolare: io sono molto motivato.
Concordo che contro l’Udinese, dopo una buona mezz’ora, al Crotone è mancato quel qualcosa in più che c’era sempre stato. Mi auguro che sia stato un contraccolpo dopo sconfitta di Spezia dove abbiamo subito oltre la sconfitta una batosta sotto l’aspetto psicologico.
La partita contro l’Udinese è stata la cartina tornasole di questa stagione: abbiamo creato meno di altre volte ma dobbiamo recriminare per quel palo che ci avrebbe dato un risultato diverso rispetto alla prestazione fatta. Per il Crotone neppure esprimersi al massimo ha significato avere tre punti. Nessuno di noi vuole seguitare su questo trend”.
Contro la Sampdoria Cosmi annuncia diversi cambi. “Ci sarà un turn over, per mille motivi. Ci sono giocatori – spiega – che devono tirare il fiato ed altri che scalpitano. Cuomo e Rojas sono giovani. Cuomo ha vinto campionato serie B e sta facendo esperienza; Rojas ha 19 anni e deve giocare il nostro calcio ed impararlo. Sono sicuro che è un ragazzo che avrà un futuro”. Il tecnico parla del mini ritiro per rispondere a chi sostiene che la squadra abbia ormai mollato.
“Non credo – dice – che il presidente si sia divertito. Lo ha fatto per mandare un segnale. Nessuno molla. Poi se questo è un ritiro mi viene da sorridere: qui ti alzi e vedi questo mare. Io ne ho fatto di ritiri ed avevano caratteristiche diverse.
Serve a stare insieme e magari i calciatori in questi frangenti possono condividere alcune cose. Io credo che oggi devono condividere la grande delusione e ripartire per condividere qualcosa che non voglio nominare”.