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COMUNALI AD AMARONI, ROCCO DEVITO ESCE ALLO SCOPERTO

Ex sindaco pronto a mettersi in gioco e a collaborare per formazione lista

di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud)

AMARONI (CZ) –  27 FEBBRAIO 2020 –  Verso le elezioni comunali del 2020.

Ad Amaroni esce allo scoperto l’ex sindaco Rocco Devito, il quale è pronto a mettersi in gioco e a collaborare per formare una lista. Devito punta su una compagine politica, che si rifà al centrodestra.

«Coerentemente con le mie idee di sempre, saldamente ancorate ai principi e ai valori di civiltà, cultura e solidarietà – afferma – che si richiamano al Partito popolare europeo, ho deciso di proseguire nel personale impegno politico, al quale ho dedicato tutta la mia persona fin dalla più giovane età, aderendo alla Democrazia Cristiana».

Devito è stato già sindaco e assessore democristiano ad Amaroni, negli anni ’90. Dal prossimo primo marzo andrà in pensione e, quindi, intende mettersi a completa disposizione della sua comunità in una lista che concorrerà nella competizione elettorale della prossima primavera.

«Impronterò la mia azione politica ai valori del Partito popolare – aggiunge – e vorrei far conoscere le mie intenzioni a chiunque, conoscendomi per la mia trascorsa attività politica e di volontariato, abbia diritto e interesse a verificare la continuità delle mie future azioni nel glorioso solco a suo tempo tracciato da don Sturzo e proseguito dalla Dc sotto il cui simbolo hanno militato tanti illustri statisti assicurando lunghi anni di prosperità alla nostra nazione».

Devito, che attualmente ricopre la carica di responsabile provinciale culturale del Nuovo Cdu, sostiene che è questo il momento di ridiscendere in campo, anche perché «alla Regione ora c’è un governo amico che può venire incontro alle esigenze della cittadina e del comprensorio, per la risoluzione di ataviche problematiche, a partire dai lavori pubblici, alle tante emergenze nel settore agricolo, ambientale e paesaggistico».

«Il mio impegno e la mia opera, da sempre scevre da qualsiasi personale interesse o tornaconto – conclude Devito – restano al servizio della collettività, soprattutto dei più deboli e degli emarginati, la cui accoglienza è doverosa per chiunque voglia realmente riconoscersi quale cristiano non solo nel nome, ma anche e soprattutto nella sostanza».