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CHIARAVALLE CENTRALE DIVENTA LA CAPITALE DEL GOSSIP

L’intreccio tra Pamela Prati, Mark Caltagirone e la città delle Preserre 

di REDAZIONE

CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – Innanzitutto c’è lei, Pamela Perricciolo. Chiaravallese “doc” è l’agente di Pamela Prati, la soubrette televisiva finita al centro dello scandalo gossip del momento: il matrimonio annunciato e poi saltato con il misterioso Mark Caltagirone.

Sullo sfondo di una vicenda nata come un chiacchiericcio da giornale tabloid e che ora sta, lentamente, declinando verso le aule dei tribunali, c’è tutta la serie dei personaggi che ruotano intorno alla città delle Preserre. 

Canale 5 intervista un avvocato, anch’esso di Chiaravalle, che rappresenta una delle possibili persone offese. Sui social spuntano le foto di una parrucchiera, manco a dirlo chiaravallese, spacciata per la fantomatica “parente” di un altro protagonista dell’intreccio sentimentale tra la Prati e il suo Mark.

E poi altri nomi, altre immagini “rubate” alla loro quotidianità di periferia e rimbalzate sul grande palcoscenico mediatico di Barbara D’Urso. Chiaravalle si ritrova, così, suo malgrado, “famosa”. Restano, tutt’ora, da stabilire gli eventuali danni causati, e se ce ne siano stati o meno.

Di certo, qui sul posto, tutti ricordano con grande affetto l’arrivo in grande spolvero delle due Pamela, la Perricciolo e la Prati, nei mesi scorsi proprio a Chiaravalle, per una serata di musica e divertimento nel quartiere Pirivoglia.

Sorrisi, abbracci che oggi stridono clamorosamente con gli stracci che volano quasi ogni giorno nel prime time serale delle reti Mediaset. Mark Caltagirone esiste o non esiste? Se è tutta una farsa, chi l’ha pensata e perché? E qual è il ruolo effettivo della Perricciolo in tutta questa storia?

Lei è l’unica, fino ad ora, ad essere andata in televisione per chiedere formalmente scusa e ammettere la sua quota di responsabilità. Molto presto, però, da quello che si è capito nell’ultima puntata della telenovela, non sarà più la D’Urso a chiedere conto di quanto accaduto, ma la magistratura.

Le querele già fioccano. E tutti si preparano a trasferire lo show dai brillanti salotti di Canale 5 alle grigie stanze dei palazzi di giustizia.