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CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – CONSIGLIO, TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE E’ “MURO CONTRO MURO”

Seduta odierna ad ad alta tensione. Maida e Tino: Gruppo di governo  arrogante”

di Francesco Pungitore

CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) –  31 GENNAIO 2017 –  Seduta consiliare ad alta tensione quella di oggi a Chiaravalle Centrale.

Non tanto per i contenuti dell’unico argomento posto all’ordine del giorno (il regolamento per l’applicazione della definizione agevolata alle ingiunzioni di pagamento ex DL n. 193/2016), quanto per il muro contro muro che ha visto contrapporsi maggioranza e opposizione sulle procedure che hanno portato all’approvazione del punto.

Assente per motivi di salute il sindaco, Mimmo Donato, l’assise è stata presieduta dalla vicesindaca Pina Rizzo, con l’assistenza della segretaria comunale Simona Provenzano. Le prime schermaglie si sono avute subito, ad inizio lavori, con la contestazione da parte dei consiglieri di minoranza Giuseppe Maida (Pd) e Gregorio Tino (Oltre) della mancata risposta alle  nterrogazioni scritte e orali presentate da entrambi nei giorni scorsi, con riferimento alla gestione dell’emergenza neve.

Pina Rizzo  ha confermato la volontà dell’amministrazione di fornire i chiarimenti richiesti, ma – ha spiegato – la mancata trasmissione dei dati definitivi relativi alle spese sostenute, da parte dei competenti uffici, non ha consentito di inserire la trattazione all’odg. Dunque, se ne riparlerà nel corso della prossima seduta.

Ancora più duro lo scontro sul regolamento da approvare, dopo gli appunti mossi dall’opposizione sull’assenza di un confronto preventivo in sede di Commissione consiliare Finanze, sulle rateizzazioni proposte e sulla necessità di allegare alla documentazione prodotta il parere dell’Organismo straordinario di liquidazione che sta gestendo lo stato di dissesto dell’ente.

Nonostante le forti rimostranze espresse da Maida e Tino, la maggioranza ha tirato dritto, votando favorevolmente senza modifiche e “assumendosi la piena responsabilità dell’atto”. Un atteggiamento “arrogante e di immotivata chiusura” hanno controreplicato le opposizioni che hanno optato per l’astensione.