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CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – Consiglio, maggioranza e opposizione sempre più distanti

Chiaravalle, scorcio [1]

Chiaravalle, scorcio

Il consiglio comunale di qualche giorno addietro ha confermato le distanze tra i due schieramenti. Seduta ancora una volta caratterizzata dalla confusione e da una mancanza di legittimazione reciproca fra i gruppi politici

 di Dario Macrì (Il Quotidiano del Sud, in precedenza denominato Il Quotidiano della Calabria)

 CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) –  2 OTTOBRE 2014  – Il consiglio comunale ha approvato, con i soli voti della maggioranza, il regolamento Iuc, il Piano finanziario per il 2014 e le relative tariffe Tari, Tasi, Imu e l’addizionale Irpef.

 I gruppi di minoranza hanno espresso voto contrario poiché il Piano finanziario sarebbe «monco di dati per poter capire come sono state determinate le tariffe». Gli stessi hanno presentato una proposta integrativa al regolamento Iuc, rigettata dalla maggioranza in quanto, a giudizio dell’esecutivo «non corredata da un’indicazione, se pur generica, della copertura finanziaria derivante dalle riduzioni proposte dai consiglieri di minoranza».

 Il consigliere Foti, a nome delle opposizioni, ha replicato come «i pareri a supporto del regolamento indicati dal sindaco non siano mai stati consegnati ai consiglieri di minoranza» né si sarebbe a conoscenza della copertura finanziaria rispetto alle agevolazioni fiscali presentate dall’amministrazione. «Le motivazioni adottate dal sindaco – ha concluso Foti – sono strumentali e tendenziose poiché non supportate da atti legislativi da lui stesso richiamati».

 Il sindaco Gregorio Tino ha definito a sua volta «demagogiche e strumentali» tali dichiarazioni in quanto «l’attività istruttoria del responsabile del settore finanziario assolve da sé alla garanzia di copertura finanziaria del minor gettito fiscale derivante dalle riduzioni previste dal regolamento».

 E’ stata una seduta consiliare ancora una volta caratterizzata dalla confusione e da una mancanza di legittimazione reciproca fra i gruppi politici. Non si è entrati nel merito delle decisioni economiche dell’amministrazione né dei rimedi (oltre al piano di riequilibrio) che eventualmente potrebbero essere attuati per risanare le disastrate casse comunali.

 Maggioranza e minoranza continuano a rimbalzarsi responsabilità politiche e morali, non essendo d’accordo nemmeno sui numeri presi in esame dal Consiglio. Posto che le aliquote fiscali sono state elevate al massimo in ragione dell’adesione al fondo di rotazione prevista dal piano di riequilibrio.

 Secondo Tino tale adesione al fondo di rotazione è stata necessaria a coprire la mancanza di liquidità patita dall’amministrazione ad inizio legislatura ed ereditata dalla precedente gestione.

 Mentre la minoranza ha lamentato l’approssimativa documentazione che sarebbe stata fornita dall’amministrazione in vista del civico consesso, la segreteria Pastore ha denunciato la scomparsa del brogliaccio del Consiglio introvabile, pare, dal mese di agosto.