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CHI FA DA SÉ FA PER TRE, A SERRA ECCO L’UFFICIO IAT PER L’ESTATE

Iniziativa delle associazioni Pro Loco e Cartusia nonostante il “niet” del Comune

Fonte: ILVIZZARRO.IT

SERRA SAN BRUNO (VV)  – 21 LUGLIO 2019 –  Chi fa da sé fa per tre.

Niente di meglio che ricorrere a un famoso detto per descrivere la determinazione delle associazioni Pro Loco e Cartusia di Serra San Bruno, intenzionate ad aprire l’ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica in una zona centrale, vicino Piazza Monumento, dopo il niet del Comune per «esigenze logistiche» legate ad eventi e fiere.

Infatti, dopo la richiesta dei sodalizi, da parte dell’amministrazione serrese era arrivata (a distanza di un mese dalla presentazione della domanda) la proposta di installare il modulo per lo Iat nei pressi dell’Ufficio postale, zona che gli attivisti hanno interpretato come «tentativo di boicottare il progetto» data la lontananza dal centro cittadino e la conseguente difficoltà da parte dei turisti di potere fruire facilmente del servizio.

Dopo il provvedimento negativo, infatti, la risposta da parte delle associazioni era stata: «A questo punto chiediamo al responsabile del procedimento quale sia l’utilità logistica di un ufficio turistico, dedito appunto all’accoglienza e all’informazione turistica, in un punto in cui nessun autobus di turisti si parcheggia e quindi non di primo impatto per il turista».

La replica dell’amministrazione era stata che, l’opzione offerta in via alternativa, ossia la piazzetta antistante l’ufficio postale, si trova in una «posizione centrale e non certo periferica per come si vorrebbe far credere».

L’ufficio Iat, servizio indispensabile per la stagione estiva, nascerà presto, dunque,  in un posto strategico del centro storico, come individuato all’inizio dalle associazioni promotrici, su corso Umberto I, di fronte Piazza Monumento, all’interno di uno spazio offerto in comodato d’uso gratuito alla Pro Loco e al sodalizio dei commercianti Cartusia.

«Nonostante tutto, forti della nostra determinazione, siamo riusciti a realizzare il nostro progetto – hanno dichiarato gli attivisti – in un luogo in cui i turisti possono raggiungerci con facilità. Le difficoltà, piuttosto che fermarci, rappresentano uno stimolo per farci andare avanti per il bene di Serra e per non veder cancellato il lavoro di una vita».