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CENTO ANNI DALLA GRANDE GUERRA, STALETTÌ NON DIMENTICA

Celebrata la ricorrenza dei Caduti: dopo la messa, commossa deposizione della corona d’alloro al Milite Ignoto

Articolo e foto di Salvatore CONDITO

STALETTÌ (CZ) – 7 NOVEMBRE 2018  –  A cento anni dalla fine del primo conflitto mondiale la comunità ì si è riunita per celebrare i propri caduti nelle varie guerre e per rendere onore al Milite ignoto, il padre, il figlio, il fratello che partiti per onorare la Patria non sono più tornati.

Alla cerimonia commemorativa  hanno preso parte l’intera amministrazione comunale guidata dal sindaco Alfonso Mercurio, il parroco don Roberto Corapi, gli insegnanti e gli alunni della scuola Achille Fazzari di Stalettì oltre ad una delegazione di Carabinieri della stazione di Gasperina guidata dal Comandante, Maresciallo Domenico Misogano.

Per l’occasione la comunità locale ha preso parte alla celebrazione eucaristica presso il convento di San Gregorio e officiata dal parroco don Roberto Corapi che nel corso dell’omelia ha posto l’accento sul valore alto dell’amore inteso come servizio, quello dei tanti soldati che hanno perso la vita per difendere un’idea di libertà.

Subito dopo la messa, il corteo si è diretto in centro dove dinanzi alla statua del Milite Ignoto il sindaco di Stalettì, alla presenza di tanta gente, ha pronunciato il suo discorso.

«Onorare i caduti – ha detto con tono solenne il sindaco Mercurio – significa operare con la stessa abnegazione che li ha portati in circostanze etreme a sacrificare la vita per il bene del Paese».

«Allo stesso modo –  ha proseguito il primo cittadino –  amare e rispettare l’Italia significa operare quotidianamente per il bene comune, facendo ciascuno il proprio dovere. In egual misura per noi amministratori pubblici significa operare con rettitudine, perseguendo costantemente l’interesse collettivo, amministrando con correttezza e con spirito di servizio».

Subito dopo è stata la volta degli alunni della scuola primaria Achille Fazzari che hanno voluto a loro modo commemorare il Milite Ignoto, ringraziando tutte le Forze dell’Ordine «che ci proteggono e vigilano sulla nostra sicurezza». 

Tutti abbiamo il dovere di ricordare per non dimenticare – hanno recitato in gruppo i bambini – perché la guerra separa, uccide distrugge. Noi che la guerra l’abbiamo vissuta attraverso i ricordi dei nostri nonni – hanno continuato gli alunni-  e che oggi la leggiamo negli occhi pieni di lacrime di quanti scappano dalle nazioni in lotta, vogliamo credere che la pace sia la cosa più bella che il mondo possa offrirci e che noi vogliamo colorare con il nostro amore.

Terminata la celebrazione di rito, sulle note dell’inno di Mameli e della canzone del Piave, il sindaco di Stalettì Alfonso Mercurio insieme al Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Grillone hanno deposto una corona di allora ai piedi del monumento al Milite Ignoto, in un clima di commozione e di intensa partecipazione. 

A conclusione della manifestazione il sindaco Alfonso Mercurio ha voluto ricordare un giovane, figlio di Stalettì, Antonio Posca caduto in combattimento a soli venti anni nella prima Guerra Mondiale nello scontro di Pielungo in Friuli.

«Grazie al nostro concittadino e studioso Domenico Condito – ha affermato Mercurio – siamo venuti a conoscenza del ritrovamento della sepoltura di questo nostro caduto nel sacrario di Pradis che si trova nel Comune di Clauzetto in provincia di Pordenone.

Sarà impegno solenne di questa amministrazione – ha annunciato il sindaco – mettersi immediatamente in contatto con il Comune di Clauzetto in Friuli per fare visita e onorare la memoria di questo nostro eroe e successivamente attivare tutte procedure, nel rispetto della legge vigente in materia, per far giungere le spoglie nel nostro paese».