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CASA DELLA SALUTE CHIARAVALLE CENTRALE, PITARO: «RECUPERARE IL TEMPO PERDUTO»

Progetto che da qualche anno si è arenato per via di una politica sanitaria miope nei confronti dei territori

di REDAZIONE

CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) –  18 SETTEMBRE 2020 –   Gestione della sanità nel comprensorio delle Preserre.

 Per il consigliere regionale Francesco Pitaro del Gruppo misto e componente della Commissione sanità è arrivato il momento di recuperare il tempo perduto.

 Il riferimento è alla Casa della Salute, progetto che da qualche anno si è arenato per via di una politica sanitaria miope nei confronti dei territori.

 Adesso, è tempo di ripartire e, quindi di coinvolgere direttamente Regione Calabria e Azienda sanitaria provinciale, perché si torni a ragionare in termini di impegni da assumere e tempi da rispettare. In ballo ci sono 8 milioni e 300 mila euro che devono essere spesi per la nuova costruzione della struttura socio sanitaria che prevede la demolizione del vecchio manufatto realizzato intorno agli anni ’70 che ha ospitato l’ex ospedale “San Biagio”.

  Il consiglio comunale intero e il sindaco Domenico Donato ha già fatto la loro in materia di rilascio delle concessioni edilizie, poi il blocco delle procedure provocato dal “Decreto Calabria”.

«Passare dalle lamentazioni croniche alla concretizzazione dei progetti – dice il consigliere regionale Francesco Pitaro –  soprattutto di quelli considerati risolutivi dei problemi che affliggono intere comunità ma che spesso impattano in ritardi spaventosi come è accaduto per la Casa della Salute di Chiaravalle di cui si parla da quando è stato smantellato il presidio ospedaliero e che ancora non vede la conclusione. Chiederò al presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Baldo Esposito di convocare i decisori pubblici come il Dipartimento, Commissario, e la stessa Azienda Sanitaria assieme ai sindaci dell’area a partire dal primo cittadino di Chiaravalle su una problematica di grande valenza, a livello comprensoriale».

 Dicevamo dell’opportunità che è arrivata dal Governo nazionale che torna a dare alla Regione Calabria quella che è la centralità in materia di appalti e forniture di servizi in ambito sanitario, con l’attivazione della stazione unica appaltante.

 «Oggi, grazie all’emendamento proposto dalla senatrice Silvia Vono al “Decreto Semplificazioni” – conclude Francesco Pitaro –  appena convertito in legge che, superando l’assurda previsione del “Decreto Calabria” con cui si individuava la stazione unica appaltante in una società in house della Regione Campania, riconsegna alla Calabria la gestione degli appalti sopra soglia nella sanità, si può tornare sul tema e dare un taglio a ritardi e inadempienze che si frappongono alla realizzazione di un’infrastruttura sanitaria fondamentale per l’entroterra della provincia catanzarese».

 L’argomento presto sarà oggetto di un apposito punto all’ordine del giorno da parte della Commissione regionale alla Sanità,

 Si tratta di un progetto pilota legato alla Casa della Salute per far funzionare adeguatamente quella che è la medicina generale territoriale.

 Oltre alla realizzazione del nuovo edificio c’è da mettere mano all’adeguamento delle strumentazioni diagnostiche, al potenziamento degli ambulatori medici, assegnando al presidio quelle che sono le risorse umane necessarie per il buon funzionamento della sanità in periferia.