4 Febbraio 2021
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“ADOTTA UN CANE”, AMARONI STA DALLA PARTE DEI RANDAGI
Amaroni: Palazzo Canale, sede del municipio
Amministrazione comunale vara iniziativa per coinvolgere le famiglie nel contrasto al fenomeno dei cani vaganti. Previsti incentivi economici a chi aderisce
di Franco POLITO
AMARONI (CZ) – 4 FEBBRAIO 2021 – Quattro punti all’ordine del giorno.
Sono quelli del consiglio comunale di Amaroni che il sindaco Luigi Ruggiero ha convocato per lunedì prossimo.
L’appuntamento tra gli scranni della sala consiliare di Palazzo Canale è alle ore 16.30.
Sul tavolo della discussione tra maggioranza e opposizione ci saranno: approvazione verbali delle sedute precedenti; approvazione Linee programmatiche mandato amministrativo 2020 – 2025 e approvazione Documento Unico di Programmazione 2021 – 2023 (entrambi adempimenti previsti per legge).
Ma c’è di più.
«Sensibili alle problematiche riferite al randagismo e all’abbandono dei cani – sottolineano il sindaco e il resto della colazione di governo – abbiamo predisposto un Regolamento Comunale nell’ambito dell’iniziativa “Adotta un cane” per incentivare le famiglie a prendersene cura di uno, sia che esso sia già stato portato al canile convenzionato, sia che si tratta di un randagio che circola nel nostro centro abitato».
Tra le premesse alla decisione degli amministratori amaronesi vi è la consapevolezza che «una delle misure di contenimento del fenomeno è rappresentata dall’adozione “consapevole” dei cani randagi da parte dei cittadini».
Il Comune di Amaroni ha in essere una convenzione con Bios, canile convenzionato che ha a Caraffa di Catanzaro, a cui sono stati affidati quattro randagi il cui costo grava sulle casse comunali. La possibilità di sostenere le economie pubbliche non è obiettivo da disdegnare.
Previsti, infatti, tra le altre cose, incentivi economici per le famiglie che aderiscono all’iniziativa.
Conti alla mano, ci sono «300 euro, per il primo anno di adozione oltre a uno sconto sulla Tari (tassa spazzatura) per gli anni successivi per un massimo di 300,00 euro», concludono gli amministratori.