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VITIGNO, IN CALABRIA IL 51% È BIOLOGICO

Studio UniCredit,prima regione in Italia per superficie dedicata

Fonte: di Clemente ANGOTTI – (ANSA.IT CALABRIA )

CATANZARO –  6 APRILE 2019 – Una regione che conquista il vertice per superficie coltivata a vite biologica, il 51% del totale, prima regione del Paese.

E’ il profilo della Calabria come viene delineato anche dall’Industry Book 2019 di UniCredit, lo studio che UniCredit conduce annualmente su tendenze, dinamiche competitive, prospettive di sviluppo e crescita del variegato comparto vitivinicolo nazionale, che conferma lo sviluppo del settore enologico calabrese anche sul fronte della qualità con il 38% della produzione di vini Dop e Igp.

Il report annuale condotto dall’istituto di credito, i cui risultati sono stati resi noti proprio alla vigilia dell’apertura di Vinitaly 2019, in programma da domenica 7 aprile a Verona, evidenzia come, in linea con la crescente domanda di vini biologici, anche nella punta dello Stivale, culla di alcune tra le produzioni vinicole più antiche e celebrate d’Italia, sia proseguita l’espansione della coltivazione biologica della vite.

In Calabria, documenta lo studio, la superficie di vigne a coltivazione biologica ha superato i 4.400 ettari, rendendo possibile per questa realtà agricola un piazzamento al sesto posto nazionale.

La regione, in particolare, spicca in Italia con il 51% della superficie coltivata a vite biologica e con una crescita del 5,2% tra 2016 e 2017 (ultimo dato disponibile), seguita dalla Basilicata con il 49%.

Anche sul fronte della qualità i vini di Calabria sono in forte sviluppo: nel 2018 quasi quattro bottiglie su 10 (il 38% della produzione regionale) sono vini che possono fregiarsi dei marchi Dop o Igp, per un totale di quasi 143 mila ettolitri di prodotto.

In generale, la Calabria ha chiuso il 2018 in sedicesima posizione quanto a livelli di produzione vinicola, con oltre 378 mila ettolitri, corrispondenti allo 0,7% della produzione nazionale.

In questo contesto, nel 2018, la produzione di vino in Italia è stata molto abbondante con un totale di 50,4 milioni di ettolitri che hanno permesso di superare del 10,5% i livelli dell’anno precedente.

L’Italia si è confermata così, per il quarto anno consecutivo, il primo produttore mondiale di vino, con un contributo di circa il 17% dalla produzione mondiale. In particolare è aumentata la produzione di vino dop (+21,7% anno su anno, di cui +23,4% rossi e +20,5% bianchi) mentre l’Igp ha registrato un aumento più contenuto (+2,5% anno su anno).