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VIRUS, RUGGIERO: «AMARONI HA DATO PROVA DI UNITÀ»

Il sindaco: “Non siamo certo nuovi ad azioni di cooperazione e gesti di generosità”

di Franco POLITO

AMARONI (CZ) –  14 APRILE 2020 –  «Oggi (domenica scorsa, ndr) ricorre la Santa Pasqua.

Ma è una Pasqua diversa da tutte le altre, così come diverso è il nostro vivere quotidiano da oltre un mese.

Nessuno di noi, nemmeno la popolazione più anziana che ha memoria lontana, avrebbe mai immaginato un simile scenario».

L’incredulità e il grande senso di smarrimento iniziale hanno subito dovuto cedere il passo ad una triste consapevolezza: viviamo un grande dramma mondiale, colmo di sofferenza, difficoltà relazionali, emergenze sanitarie e, soprattutto, scandito da un numero elevato di morti».

Lo ha affermato il sindaco Luigi Ruggiero nel giorno di Pasqua.

«Purtroppo – ha aggiunto il sindaco -, davanti a questo scenario apocalittico, spesso abbiamo dovuto fare i conti con un lacerante senso di impotenza.

Il mio primo pensiero va alle centinaia di migliaia di vittime e alle loro famiglie, che insieme al dolore della perdita di un caro congiunto hanno vissuto anche quello del distacco, avvenuto in totale solitudine; non una carezza, un abbraccio, né la possibilità di accompagnarli nel mesto rito della sepoltura».

«Anche Amaroni ha vissuto un così triste momento – ha sottolineato il primo cittadino -. E la mia mente ripercorre questo difficile periodo guardando a chi, con enorme rischio, si spende senza tregua per salvare migliaia di vite: medici, infermieri, operatori sanitari; sono loro ad operare in trincea, a darci speranza, pagando, purtroppo, un prezzo altissimo.

Così come è sotto gli occhi di tutti il grande lavoro delle forze dell’ordine, della protezione civile, dei tanti volontari che quotidianamente ci aiutano, collaborando nell’assistenza alle persone in difficoltà.

Amaroni non è certo nuova ad azioni di cooperazione e gesti di generosità: ancora una volta abbiamo dimostrato di essere una Comunità unita che può contare su una rete spontanea di solidarietà, pronta a generare un aiuto concreto nella gestione di questa emergenza».

Sono questi i momenti che mi fanno sentire ancora di più addosso il peso della responsabilità del ruolo che mi avete affidato, con l’orgoglio di rappresentare una comunità coesa, autentica, ricca di forti e radicati principi umani.

A tutti voi giunga in questa Santa giornata il mio più profondo ringraziamento».

«I dati che ci vengono giornalmente forniti dalla Protezione Civile ci dicono che la strada per uscire da questa difficile situazione è ancora lunga – ha insistito Ruggiero -; ci conforta il calo dei contagi ed il crescente numero dei guariti, segnali importantissimi, frutto di enormi sacrifici e restrizioni che dobbiamo continuare ad osservare.
Segnali ai quali dobbiamo guardare con grande speranza e positività.

Oggi celebriamo la Pasqua di Resurrezione in un modo diverso dal solito, senza poter partecipare alla Santa Messa nella nostra Chiesa, senza poterci dare un abbraccio o una stretta di mano; siamo però consapevoli che le nostre tavole saranno imbandite di sentimenti di altruismo, senso di appartenenza, inorgogliti dall’identità di popolo unito, che volge un pensiero soprattutto a chi non c’è più e a chi è in difficoltà».

«Siamo una comunità  – ha concluso –  piegata dagli eventi che, tuttavia, non si spezza e non si arrende; che trova la forza di combattere e di andare avanti, nella consapevolezza che rivivremo giornate serene e spensierate e che l’Italia, citando il nostro amato Presidente della Repubblica Sandro Pertini, risorgerà!»