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VIRUS, CALA IL NUMERO DEI MORTI

Diminuiscono le vittime (525 morti) e si conferma il dato in flessione sui posti letto occupati in terapia intensiva. Borrelli: “Non abbassare la guardia, state a casa”. L’Iss: “La curva scende. Se i dati si confermano potremo cominciare a pensare alla fase due”

di REDAZIONE 

PRESERRE (CZ) –  5 APRILE 2020 –  Emergenza coronavirus, sono complessivamente 91.246 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.972. Sabato l’incremento era stato di 2.886.

Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – è di 124.632. Rallenta significativamente l’incremento del numero di vittime da Covid-19 in Italia rispetto ai giorni precedenti. Secondo l’ultimo bollettino, sono 15.887 i morti dopo aver contratto il coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 525. Sabato l’aumento era stato di 681. 

“Con il dato di oggi sui deceduti, che sono 525, registriamo il numero più basso di deceduti dal 19 marzo ad oggi”, ha detto in conferenza stampa il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli

Purtroppo resta alto anche il numero delle vittime, che però mostra un rallentamento. Nelle ultime ventiquattr’ore sono morte 525 persone (ieri le vittime erano state 681), arrivando a un totale di decessi 15.887. Anche i guariti restano sugli stessi livelli e raggiungono quota  21.815, per un aumento in 24 ore di  819 unità (ieri erano state dichiarate guarite 1.238 persone). Netto l’aumento dei guariti negli ultimi giorni e come tendenza.

Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia è 128.948 (4.316 nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 4.805). I tamponi fatti oggi sono stati  34.237, un numero più o meno stabile rispetto a ieri (37.375). Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 7,8 tamponi fatti, il 12,8%, stabile rispetto a ieri e agli ultimi giorni.

I dati regione per regione

I casi attualmente positivi sono 28.124 in Lombardia, 12.837 in Emilia-Romagna, 10.177 in Piemonte, 9.409 in Veneto, 5.185 in Toscana, 3.578 nelle Marche, 3.186 nel Lazio, 3.093 in Liguria, 2.621 in Campania, 2.022 in Puglia, 1.774 in Sicilia, 1.795 nella provincia autonoma di Trento, 1.363 in Friuli Venezia Giulia, 1.420 in Abruzzo, 1.226 nella provincia autonoma di Bolzano, 898 in Umbria, 815 in Sardegna, 706 in Calabria, 576 in Valle D’Aosta, 254 in Basilicata e 187 in Molise.