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VIAGGIO TRA I CAPOLAVORI SACRI DI GAGINI, SOVERATO POLO DI CULTURA

Inaugurata a Soverato la mostra fotografica “La bellezza della Pietà e delle opere gaginiane calabresi”

 di REDAZIONE

 SOVERATO (CZ) –  22 LUGLIO 2020 –  E’ stata inaugurata la mostra fotografica “La bellezza della Pietà e delle opere gaginiane calabresi” nello splendido salone dell’antico palazzo Alcaro su Corso Umberto I.

L’esposizione sarà visitabile sino al 19 agosto dalle 19.00 alle 21.00 di ogni giorno. Il Centro Studi “Antonello Gagini” , in collaborazione con il comune e con la Pro Loco, ha voluto realizzare una mostra fotografica delle opere gaginiane calabresi ponendo in primo piano l’opera marmorea della Pietà (1521) nei suoi diversi particolari, scultura che si appresta a commemorare il V Centenario della realizzazione.

“La chiesa matrice – è intervenuto così il parroco di Soverato Superiore, Mons. Giorgio Pascolo-Maria SS Addolorata, la più antica di Soverato, è fiera di custodire l’immortale capolavoro di A. Gagini”.

E’ stato dato risalto anche al Vir dolorum, una bellissima icona della Pietà, custodita sempre nella chiesa matrice di Soverato Superiore. Il filo conduttore dell’esposizione sarà la bellezza, che permetterà ai visitatori di conoscere le figure sacre del Gagini, attraverso una ventina di opere, dislocate su e giù per la Calabria.

Sarà distribuito anche l’opuscolo illustrativo delle sculture esposte per accompagnare il visitatore nel percorso.

Il Gagini è stato uno scultore e architetto italiano del Rinascimento , che ha operato soprattutto in Sicilia e in Calabria, terre in cui ritroviamo la maggior parte della produzione artistica.

Tantissimi i comuni coinvolti nel censimento delle opere: da Catanzaro a Vibo Valentia, da Seminara a Sinopoli Superiore, da
Pietrapennata di Palizzi a Morano Calabro, da Gerace a Bagaladi, da Nicotera a Mesoraca, da Amantea a Bombile di Ardore ed a Caulonia.

All’interno della mostra è stato creato un piccolo spazio per foto amatoriali e antiche cartoline della Pietà.

E’ stato fatto anche un omaggio a due artisti locali, Letizia Viscomi, morta prematuramente, e Vincenzo Musumeci, che si è occupato della Chiesetta dei Pescatori, in via San Martino, che hanno immortalato la Pietà. “Gli scatti, realizzati dal fotografo soveratese Ernesto Sestito, sul contrasto bianco e nero- ha così spiegato la presidente del Centro Studi “A. Gagini”, Maria Anita Chiefari- hanno consentito di proporre una
raccolta inedita delle opere del Gagini.

La Pietà e tutte le opere esposte rappresentano per noi, popolo calabrese, una ricchezza inestimabile da conoscere, da valorizzare, da ammirare e da promuovere. Questa è una vera operazione culturale”.

“L’allestimento di questa mostra- ha detto il sindaco Ernesto Alecci – è un segno tangibile di come la nostra città sia polo attrattivo e riferimento dell’intero comprensorio e della Calabria”.

Subito dopo il taglio del nastro e l’apertura della mostra, il pubblico ha avuto modo di approcciarsi alle opere in esposizione con molto entusiasmo.

Il vernissage ha offerto l’occasione per riflettere sulla mancanza di un museo o di uno spazio espositivo stabile per esporre tutte le opere provenienti da Soverato Antica e tutti i reperti archeologici, dislocati nelle diverse strutture museali calabresi.