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“TUTTINSIEME PER SQUILLACE”: «BILANCIO, ECCO QUELLO CHE NON VA»

Riceviamo e pubblichiamo:

SQUILLACE (CZ) –  9 MAGGIO 2020 –  «Non è semplice sintetizzare quello che avremmo voluto dire, se il presidente del Consiglio comunale di Squillace, ci avesse consentito di partecipare alla seduta di oggi, nove maggio, se solo avesse accolto le nostre richieste, in tema di rispetto delle norme anti-contagio.

Ma di questo abbiamo detto nel comunicato di qualche ora fa.

Ora proviamo a riferirvi su quello di cui avremmo parlato.

In apertura, avremmo sottolineato il fatto che, malgrado il terrificante scenario che si offre agli occhi di tutto il mondo intero per il dramma che ha colpito migliaia e migliaia di famiglie, con il maledetto virus, che ha ucciso diecine e diecine di uomini, donne, anziani, medici, sanitari e forze dell’ordine; malgrado le vicende che si sono susseguite, sul tema, anche nella nostra comunità, il sindaco non ha ritenuto, considerata la latitanza di questi mesi sull’argomento, di far mettere all’ordine del giorno una doverosa informativa ai cittadini.

Gli avremmo chiesto perché ci ha attaccato, in maniera deplorevole, per aver deciso di fare quello che hanno fatto anche gli amministratori di altri comuni, ossia, devolvere i nostri gettoni di presenza per l’acquisto di buoni mensa da destinare, in questo momento in difficoltà. alle famiglie bisognose.

Passando, poi, all’ordine del giorno, avremmo votato “no” al Piano di alienazione di alcuni immobili perché avevamo chiesto di sapere se, per le case previste nel Piano, c’era tutta la documentazione necessaria per la cessione. Ma non ci è stata data alcuna risposta.

Sul “Piano Triennale OO.PP.” avremmo voluto esprimere il nostro voto favorevole, dimostrando la nostra disponibilità ad una fattiva collaborazione, dando ancora fiducia, perché speriamo che l’amministrazione comunale saprà spendere i finanziamenti, per una parte già stanziati dalla Regione, a favore di tutti i Comuni, autonomamente, senza, cioè, alcuna richiesta in tal senso.

Per quanto riguarda il Bilancio, infine, avemmo votato “No” alla sua approvazione per una serie di incongruenze, distrazioni, vuoti di programmazione in tutti i settori, con particolare riferimento a quelli su cui si regge la nostra piccola economia.

Anzitutto, ci avrebbe dovuto spiegare perché non vengono più pubblicate, così come obbliga la legge, le delibere di giunta che riguardano il bilancio.

Un bilancio che impegna per il turismo, 6.500 euro; per le politiche sociali pochissime risorse, proprio nel momento in cui diventa più pressante il bisogno di numerose famiglie e cittadini;
per il Lavoro, per la Tutela della salute, per l’Agricoltura: zero euro.

Nessuna voce è prevista per l’artigianato ed il commercio,
Nessuna previsione in tema di rapporti con altri enti e comuni per un progetto di consorzio intercomunale per la fornitura di servizi.

Non possiamo, poi, trascurare il parere del Revisore dei conti che, a conclusione della sua relazione, fa una serie di raccomandazioni che, ci auguriamo, l’amministrazione vorrà rispettare.
Insomma, un bilancio fotocopia di quello dell’anno passato, senza alcuna novità. Ma il fatto più grave è che si tratta di un bilancio approvato dalla Giunta comunale l’11 marzo e perciò un bilancio che non tiene conto di quanto è successo in questi ultimi mesi.

Per il sindaco e la sua giunta sembra che non sia successo nulla, eppure lo stesso Governo, ha fatto slittare i termini di approvazione dei bilanci comunali al 31 luglio, affidando, quindi, alla responsabilità intelligente degli amministratori locali di rivederli, di aggiornarli, alla luce di quanto è successo, secondo le necessità.

Ma al Comune di Squillace si lavora con i paraocchi.
Avevamo chiesto in questi mesi di considerare, proprio in bilancio, l’ipotesi di sospendere il pagamento di tutti i tributi e tasse (Tari, Tosap, Imu, ecc,), dovute da commercianti, imprenditori ed artigiani, almeno fino alla fine dell’anno.

Non solo non è stato previsto in bilancio, ma non ci è stata data alcuna risposta.

Avremmo ricordato al sindaco che il tre febbraio scorso, avevamo suggerito, in uno spirito di massima collaborazione, di dare corso all’applicazione dell’art. 30-Ter del Decreto Legge 30 aprile 2019, n.34 che attiene alle “agevolazioni finanziarie per la promozione dell’economia locale mediante la riapertura e l’ampliamento di attività commerciali, artigianali e di servizi”.

Si tratta di una norma che, senza gravare sulle casse comunali, avrebbe dato un grande contributo, senza spendere un euro, all’iniziativa privata e avrebbe potuto avviare un nuovo percorso di valorizzazione delle nostre migliori tradizioni artigianali, incentivando, allo stesso tempo, sul nostro territorio, anche nuove iniziative nell’ambito del commercio e dell’artigianato.

A tal proposito gli abbiamo chiesto di inserire in bilancio il previsto Fondo per l’agevolazione delle iniziative che si andavano a definire.

Inutile dire che niente di tutto questo è stato fatto, a discapito proprio dei piccoli imprenditori squillacesi. Pensate, bisognava fare solo la richiesta.

Non ci sembra che questo possa essere il giusto modo di guidare il nostro Comune, soprattutto in un momento così drammatico!»

Oldani MESORACA e Vincenzo ZOFREA – consiglieri comunali di opposizione della lista “TuttInsieme per Squillace”