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TURISMO CALABRIA, 2017 MIGLIOR ANNO ULTIMI DIECI

Record di arrivi e di presenze, circa 1,8 milioni di arrivi e 9 milioni di presenze

di REDAZIONE

PRESERRE (CZ) –  3 GIUGNO 2018 – Il turismo, in Calabria, ha registrato nel 2017 i migliori risultati degli ultimi dieci anni.

E’ quanto emerge dal quindicesimo rapporto sul turismo calabrese, presentato nella sede della Regione dal governatore Mario Oliverio.

L’indagine, che ha elaborato dati ufficiali raccolti per le ricerche Istat, in primo luogo ha evidenziato un autentico ‘boom’ della domanda turistica in Calabria: “Il 2017 – si legge nel rapporto – ha fatto segnare, per il movimento turistico regionale, il record di arrivi e di presenze, circa 1,8 milioni di arrivi e 9 milioni di presenze.

Il primato storico delle presenze si e’ riscontrato anche riguardo alla componente estera del movimento turistico: 317mila arrivi per circa 2 milioni di pernottamenti. Si tratta di un incremento notevole, tenuto conto del fatto che, generalmente, in campo turistico i cambiamenti sono molto lenti e si sedimentano diventano evidenti solo nel corso di piu’ anni.

Si e’ assistito, nell’ultimo decennio, a un andamento sfavorevole fino al 2014, con un picco negativo del -15 per cento circa rispetto al 2017, dal 2015 la tendenza si inverte innescando una sostanziale ripresa. Nel 2017 la quota delle presenze di stranieri rispetto al totale e’ del 22,4%, il 4,7% in piu’ di peso rispetto al 2007”.

Il rapporto, inoltre, certifica che “la provincia che occupa la posizione maggioritaria della domanda e’ quella di Cosenza, con il 38,3% degli arrivi e il 37% delle presenze. Rispetto alle aree territoriali, la quota piu’ consistente del movimento turistico e’ occupata dal Tirreno, 48,9% degli arrivi e 51,6% delle presenze: nel 2017 nel Tirreno si raggiungono livelli delle performance, per gli stranieri, mai raggiunte prima, con 220mila arrivi e 1,4444 milioni di presenze.

Tali valori determinano il primato dell’anno 2017 anche relativamente al movimento complessivo (arrivi 879mila, presenze 4,659 milioni). Le province nelle quali e’ assolutamente preponderante il turismo ‘balneare’ come Vibo Valentia e Crotone presentano una permanenza media piu’ alta, rispettivamente 6,3 giorni e 6,5 giorni.

Nel 2017, nel complesso delle strutture ricettive regionali rispetto all’anno precedente – si legge ancora nell’indagine – gli arrivi hanno registrato un aumento complessivo del 12,3%, gli arrivi stranieri dell’11,4% e i nazionali del 12,5%. Invece, le presenze complessive nell’ultimo anno aumentano del 6% con un’intensita’ inferiore a quella degli arrivi, situazione che si spiega con la diminuzione della durata media del soggiorno”.

Il report, poi, spiega come in Calabria “la stagionalita’ continua a essere tra le piu’ elevate d’Italia, con il massimo picco nei mesi di luglio e agosto, meno accentuata per gli stranieri che da giugno a ottobre si distribuiscono in un arco temporale piu’ ampio: si ravvisano pero’ nel 2017 segnali positivi rispetto all’anno precedente, nel mese di agosto la concentrazione passa dal 36 al 33%”.

Secondo il rapporto, “il movimento turistico della Calabria puo’ essere analizzato anche secondo la fonte Banca d’Italia, e i dati delle indagini dell’istituto appaiono assai maggiori di quelli rilevati dall’Istat presso gli esercizi ricettivi, perche’ tengono conto anche del movimento nelle abitazioni per vacanze in proprieta’ o in affitto.

Ne consegue che le presenze complessive sono 25,873 milioni, con un moltiplicatore di 3,04. Il movimento turistico complessivo della regione, dunque, e’ pari ad almeno tre volte quello che appare dalle statistiche ufficiali”.

Il quindicesimo Rapporto sul turismo in Calabria e’ stato presentato, oltre che dal governatore Mario Oliverio, dal professore Emilio Becheri, esperto di turismo a livello internazionale e curatore del progetto, dal presidente della terza Commissione del Consiglio regionale, Michele Mirabello, che su delega di Oliverio segue la materia del turismo, e dalla dirigente regionale del Dipartimento Turismo Sonia Tallarico.