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TRIVELLE, NIENTE QUORUM MA LE PRESERRE CARANZARESI SONO TUTTE PER IL “SI’”

Netti i voti a favore dell’abrogazione della norma sulla durata delle trivellazioni entro le 12 miglia marine

di Fra. PO.

PRESERRE (CZ) – 18 APRILE 2016 –  E’ pari al 26,74% l’affluenza finale in Calabria per il referendum abrogativo sulla durata delle trivellazioni in mare. Gli elettori aventi diritto al voto erano 1.558.774. La provincia di Cosenza ha fatto registrare l’affluenza più alta con il 29,95%, seguono Catanzaro (29,64%), Crotone (24,23%), Vibo Valentia (23,08) e Reggio Calabria (22,20%). In Calabria ha votato il 26,74%. A livello nazionale la percentuale è stata del 32%. Il dato è nettamente inferiore al 50% più uno degli aventi diritto per cui niente quorum e niente validità del Referendum.  

Nelle Preserre Catanzaresi e nel Basso Ionio Soveratese c’è stata la netta affermazione del sì. Ad Amaroni su 1547 aventi diritto al voto (51,19%) hanno votato in 771. Per il sì ci sono stati 732 voti ( 94, 94%), per il no 39 voti, pari al 5,06%.

Ad Argusto ha votato il 24,94 % degli aventi diritto, ovvero 110 dei 441 aventi diritto (24,94%).  I voti per il sì sono stati 87 (82,08%), per il no 19 (17, 92%).

Anche a Cardinale trionfa il sì con 337 voti a favore (94,13%). Solo 21 i voti per il no (5,87%). In totale hanno votato 368 elettori (19,91%). Gli aventi diritto erano 1848.

Bene il si anche a Centrache con 102 voti (85,71%). Al no vanno 17 voti (14, 295). Gli aventi diritto erano 476. Alle urne si sono recati in 122 (25,63%). Nella vicina Cenadi il si incassa 102 voti (85,71%), il no 17 voti (14, 29). I votanti sono stati 122 (25,63%). Gli aventi diritto al voto erano 476.

Anche Chiaravalle Centrale, il Comune più grosso delle Preserre Catanzaresi, risponde in maniera netta a favore del si con 956 voti (89, 68%). Al no vanno 110 voti. Dei 4708 aventi diritto hanno votato 1079 elettori pari al 22,91 %. Vince il si anche a Gagliato. I voti a favore sono 129 (87,76%). I no, invece, 18 (12,245). Gli aventi diritto erano 412. Hanno votato in 150 (36,40%).

Neanche a Gasperina vogliono le trivelle. Hanno votato si 559 elettori (94,75%) contro 31 no (5,25%). In totale hanno votato in 593 (34,15%) su un totale di 1736 aventi diritto al voto. Sfonda il si anche a Montauro: i si sono stati 439 (92,81%), i no 34 (7,19%). Gli aventi diritto erano 1464. Al seggio sono andati 485 elettori (33,12%). Boom di si anche a Montepaone: per lo stop alle trivelle si sono espressi in 1395 (94,135) contro 87 voti a favore del no (5,87%). Gli aventi diritto erano 4118. I votanti sono stati 1490 (36, 18%).

Vince il si anche a Olivadi con 165 voti a favore (92,18%). Per il no 14 voti (7,82%). Hanno votato 183 elettori (40, 66%). Avevano diritto a farlo in 450. Premiato il si pure a Palermiti con 294 voti a favore (93,63%). Al no vanno 20 voti (6,37%). Hanno votato 319 (31, 42%) dei 1015 aventi diritto.

Non cambia il copione nemmeno a San Vito sullo Ionio. Al si vanno 388 voti (88,79%). Per il no 49 voti (11, 21%). Gli aventi diritto erano 1475. Hanno votato 445 elettori (30,16%). Netto il successo del si a Soverato: al si vanno 2572 voti (94, 52%) mentre il fronte del no si attesta a 149 (5,48%). Su 7615 hanno votato 2738 aventi diritto pari al 35,95%. Risponde per il si anche Squillace dove i voti contro le trivelle sono stati 905 (93,59%) mentre a favore del no si sono espressi 62 elettori (6,41%). Gli aventi diritto al voto erano 2828. Hanno votato in 973 (34,40%).

Vince il si anche a Stalettì. In questo senso si sono espressi 577 elettori (94,59%). Al no, invece, 33 voti (5,41%). Gli aventi diritto erano 2013. Hanno votato in 616 (30,60%). A Torre di Ruggiero 155 elettori (92,26%) premiano il si. Per il no hanno votato 13 elettori (7,74%). Hanno votato 173 degli 886 aventi diritto al voto (19,52%).  Si afferma il si pure a Vallefiorita con 414 voti a favore (94,95%). Al no 22 voti (5,05%). Gli aventi diritto erano 1424. Hanno votato 441 elettori (30,96%).

 Il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, si è recato a votare nel primo pomeriggio di oggi nel seggio di San Giovanni in Fiore, suo comune di residenza. “Naturalmente – ha dichiarato Oliverio appena fuori dal seggio, rispondendo ad alcuni giornalisti che glielo chiedevano – ho votato Sì per dire no alle trivelle e per la salvaguardia del nostro mare, come avevo ampiamente annunciato nei giorni scorsi coerentemente con le posizioni espresse in Consiglio regionale e nel rispetto del voto unanime espresso dallo stesso Consiglio che ha deciso di promuovere il referendum anche su mia proposta”.

Il consigliere delegato della Calabria nella campagna referendaria contro il prolungamento delle concessioni per le trivellazioni, Arturo Bova, ha affermato che “il risultato referendario dimostra plasticamente la crisi di partecipazione democratica alla vita istituzionale e alle scelte che contano. Il popolo italiano diventa sempre più un popolo che non sceglie il proprio futuro e preferisce delegare ad altri anche quando è chiamato a decidere in proprio. Il dato del quorum va letto congiuntamente alla campagna di disinformazione, ai tempi ristrettissimi assegnati alla campagna elettorale (mai nella storia repubblicana c’era stato un precedente simile), e all’invito all’estensione da parte del nostro Premier Matteo Renzi. Comunque 15 milioni di italiani hanno ribadito il loro appello a fermare le trivelle nelle 12 miglia alla scadenza delle concessioni. L’augurio è che il Governo faccia tesoro di questo appello al fine di dare una virata secca alle politiche energetiche”.

Il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, su twitter ha scritto “”#Referendumtrivelle Risultato netto con significato per il #Sud: con @matteorenzi #vinceillavoro”.