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TORRE RUGGIERO, IL SEGRETARIO DELLA DC ZOLEO INCONTRA IL CARDINALE PAROLIN

Uno scambio cordiale di domande e risposte di cui non è trapelato nulla, in quanto entrambi protetti dalle mascherine

di REDAZIONE 

TORRE DI RUGGIERO (CZ) –  9 SETTEMBRE 2020 – La Democrazia cristiana calabrese, rappresentata dal segretario regionale Francesco Zoleo, assieme alle numerose associazioni, movimenti politici, sindaci del vasto comprensorio, autorità civili e militari di ogni livello, hanno accolto il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Pietro Parolin, in visita al Santuario dellaMadonna delle Grazie di Torre di Ruggiero (Catanzaro) in occasione della Festa della Natività della Beata Vergine Maria.

Il Cardinale, invitato dalla comunità diocesana di Catanzaro-Squillace, con a capo il vescovo Vincenzo Bertolone, e circondato dall’affetto dei tantissimi fedeli giunti da ogni angolo della Calabria, sempre nel rispetto delle normative anti Covid, ha officiato, puntuale, la concelebrazione eucaristica per l’importante ricorrenza mariana.

Parolin ha manifestato tutta la sua gioia “per essere oggi qui in questa piccola Lourdes”.

“La storia della nostra salvezza – ha esordito Parolin nella sua lunga omelia – non passa sulle strade del sensazionale, ma si svolge, fondamentalmente, attraverso gli umili e impegnativi sentieri della realtà nel battito ordinario in cui trascorre la vita di ogni giorno.

Noi veneriamo Maria in tutta la sua grandezza, come Madre del Signore, ma Maria era una donna semplice, che faceva la minestra e lavava i piatti per la sua famiglia. Dio ama sommamente l’umiltà”. “Senza l’umiltà – ha aggiunto – non è possibile piacere a Dio, che respinge l’ostentazione e la superbia. Ed è per questo che Dio ha amato Maria”.

Insomma, per Parolin, “l’ordinarietà delle nostre giornate agli occhi di Dio non è qualcosa di trascurabile, perché è proprio questo l’ambito in cui il Signore vuole operare cose grandi per il bene di tutti. Attraverso Maria – ha concluso l’alto prelato – l’eternità affonda le radici nel nostro presente e lo impregna di sé. È nella nostra quotidianità che il Signore desidera ripresentarsi nel mondo ogni giorno, mediante la testimonianza viva di noi suoi discepoli”.  

Al termine dell’omelia, Parolin ha salutato tutte le autorità civili e militari.

Particolare non di poco conto, notato dalla nutrita platea di rappresentanti, è stato il lungo colloquio tra Sua eccellenza e il segretario Zoleo.

Uno scambio cordiale di domande e risposte di cui non è trapelato nulla, in quanto entrambi protetti dalle mascherine. Di sicuro, però, quello tra Parolin e Zoleonon è stato un semplice saluto. Tanto che il segretario di Sua eccellenza ha fatto notare, con garbo, al porporato che ad attenderlo, nella suggestiva cornice del Santuario immerso nei boschi delle Serre, c’erano ancora moltissimi fedeli.

Infine, Zoleo ha fatto dono al sindaco di Torre di Ruggiero, Mario Barbieri (ex democristiano), come segno di gratitudine e di amicizia, di una splendida spilletta da giacca con l’icona dello scudocrociato.