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“TESTIMONI OCULARI”, LA PARROCCHIA DI SQUILLACE LIDO PORTA IN SCENA UNA PASSIONE INEDITA

Rappresentazione che sconfina dai canoni liturgici e tradizionali nell’emiciclo della Madonna del Ponte

di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud, 9 aprile 2023)

SQUILLACE (CZ) –  11 APRILE 2023 –  Nell’emiciclo del Santuario della Madonna del Ponte, a Squillace, la parrocchia San Nicola Vescovo di Squillace Lido ha presentato l’incontro teatrale sulla via della croce “Testimoni oculari”, originale versione della sacra rappresentazione scandita sulle stazioni della Via Crucis e scritta da Angelo Franchini.

Un classico del teatro sacro proposto dall’autore centinaia di volte in tutta Italia e ripreso dalla parrocchia squillacese per il venerdì santo di quest’anno, con la regia di Raffaele Gullà.

Quindici quadri tutti suggestivi, accompagnati da una colonna sonora molto avvincente, con protagonisti anche personaggi secondari della vicenda umana di Gesù; tutti “testimoni oculari” dell’evento o che in ogni caso hanno conosciuto Gesù o lo hanno visto all’opera.

Oltre a quelli consueti della Via Crucis tradizionale, infatti, l’autore ha inserito personaggi menzionati nelle parabole: l’invitato senza abito di nozze; l’uomo a cui il padrone, partendo, aveva affidato un solo talento; le vergini stolte; il cieco Bartimeo; l’ubriaco Giovanni Zuccone, oltre ad Erode, Giuseppe, Virginia, la moglie di Pietro, e l’altro ladro, in croce vicino a Gesù.

Bravissimi gli interpreti, tutti parrocchiani di Squillace Lido. Pilato è stato interpretato da Alfredo Ruga, il quale si è calato poi nei panni anche del piccolo uomo dell’unico talento; gli altri personaggi sono Erode il Grande (Gabriele De Santis, che ha interpretato anche l’ubriacone), Invitato senza abito di nozze (Tommaso Ruga, che ha interpretato anche il giovane ricco e Giuda), Giuseppe, sposo di Maria (il parroco padre Pietro Puglisi), Veronica (Assunta Parrella), Virginia (Anna Garito), Una delle vergini stolte (Claudia Iannelli), Bartimeo (Raffaele Gullà),

L’altro ladrone (Francesco Ruga), Maria di Magdala (Simona Guerrieri), mentre la voce narrante era del viceparroco don Francesco Pilieci.

Una rappresentazione che sconfina dai canoni liturgici e tradizionali, ma è intrisa di emozioni antiche: momenti altamente suggestivi, stimolanti, ricchi di spontanea e attuale religiosità.