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STALETTÌ, UNA GIORNATA DI PREGHIERA PER CONCETTA LOMBARDO

Il monito di don Roberto Corapi alla comunità: “Svegliati”

di Franco POLITO

STALETTÌ (CZ) –  24 AGOSTO 2019 –  Nella ricorrenza del suo martirio, si è vissuta a Stalettì una intensa giornata di preghiera ricordando la figura della Serva di Dio Concetta Lombardo, morta per mano di un suo pretendente che la uccise a colpi di pistola.  

Un sacrificio, il suo, per testimoniare che, in certi casi, è meglio la morte del peccato. Un sacrificio che esalta i valori della famiglia, della purezza, oggi  messi in discussione da una società che si sta allontanando da Dio.

«Questa giornata  – ha ripetuto più volte l’arciprete di Stalettì don Roberto Corap –  deve essere per tutta la nostra comunità una giornata di alta fede, perché Concetta diventa più che mai un modello da imitare, per le sue virtù eroiche.

La sua figura deve essere per le nuove generazioni una testimonianza di amore forte a Dio e ai valori del nostro cristianesimo».

Don Roberto, inoltre, ha voluto ringraziare i pellegrini che quotidianamente accorrono, nel silenzio, nella chiesa Matrice dinanzi al suo altare, dove vengono custodite le reliquie di Concetta.

Un libro con le firme di chi vi si avvicina, posto dinanzi alla tomba,  è la testimonianza delle persone che la pregano.

Dall’ ambone nella celebrazione eucaristica don Roberto ha lanciato un forte grido alla sua comunità. «Stalettì svegliati – ha ammonito –  prega Concetta e falla conoscere per farla invocare».

Uno scossone, forte, quello di don Roberto che ha voluto sottolineare «la scarsissima presenza di fedeli di Stalettì che ancora “dormono” dinanzi a questa grande figura».

Alla fine della celebrazione, alla presenza dei parenti di Concetta, don Roberto dinanzi alla tomba, con i fedeli giunti da fuori, ha recitato la preghiera alla Serva di Dio.

Il sacerdote ha chiesto la sua intercessione per risvegliare le coscienze. «Quelle interiorità  – ha concluso –  ancora insensibili dinanzi a questo bellissimo esempio di santità che ha dato la vita con il martirio, per non macchiare col peccato la sua anima».