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STALETTI’ (CZ) – TUTTI IN LACRIME PER LUCA. DON ROBERTO CORAPI: «DA QUELLA NOTTE TUTTO SI È TRASFORMATO IN DOLORE»

Celebrati ieri i funerali del giovane morto dopo un mese di coma in seguito ad una goliardata tra amici. Il pianto dei bambini

Articolo e foto di Gianni ROMANO  (Il Quotidiano del Sud)

STALETTI’ (CZ) – 25 LUGLIO 2015 –  Stalettì si è fermata e stretta intorno al dolore della famiglia di Luca Madarena, il giovane di 21 anni morto dopo 40 giorni di coma al presidio ospedaliero Pugliese- Ciaccio di Catanzaro, per un gioco stupido Luca ha perso la vita, cadendo dal tettuccio di una macchina in corsa, ma oggi è il giorno del dolore, oggi si piange un figlio di Stalettì morto nel fiore dei suoi 21 anni.

“Non si può morire a 21 anni per uno scherzo tra amici,” cosi inizia il suo forte monito Don Roberto Corapi, Parroco di Stalettì, in una chiesa gremita di tanti giovani, bambini adulti , anziani per salutare Luca.

“Lo dico da PADRE  –  queste le parole di don Roberto Corapi – con la voce di tutti i papà, verso i figli, verso tutti i giovani, che oggi hanno perso di vista la Bussola, giovani disorientati, giovani alla ricerca di altro, giovani sfiduciati per il futuro, ma pieni di vita,  giovani che dobbiamo, dico dobbiamo noi adulti, difendere, dal male, difenderli e custodirli, perché sono un dono e i doni vanno custoditi”.

“Ognuno – ha affermato don Corapi –  deve essere il custode, l’uno dell’altro. Abbiamo pregato per te caro Luca, qui per te. Siamo tutti qui per dare a mamma Mimma  e papà Rocco, a Salvatore, a tutta la famiglia coraggio, forza, fiducia in Dio, nel nostro Dio che non è un Dio dei morti, ma dei viventi, quel Dio che quella notte era li con tutta la compagnia, e in modo particolare con Luca. Dicevo con le parole di Gesù , forza, coraggio, io sono con voi. Non sia turbato  il nostro cuore, abbiate fede dice Gesù in Dio nostro Padre e in me. Abbiate fede, si. Bisogna avere fede, è quando parliamo di fede, parliamo di virtù Teologale per la quale noi crediamo a Dio e a tutto ciò che Egli ha rivolto e che la Chiesa ci propone di credere, perché Dio è la stessa verità”.

“Con la Fede – ha aggiunto il sacerdote –  l’uomo si abbandona a Dio liberamente. Ed oggi abbiamo bisogno di abbandonarci a Dio stare vicini a Gesù, pregare vivere i sacramenti. “Colui che crede cerca di conoscere e fare la volontà di Dio, accettando tutti i momenti sia belli che meno belli della vita. E allora noi Cristiani adulti, continuava don Roberto, dobbiamo essere certi che questi momenti si superano con Gesù, non da soli, con la fede in Dio. (Senza di me, non potete fare nulla.)È quello che ha fatto sempre Luca, quando in qualsiasi momento mi cercava , per confessarsi e per parlare un po’”.

“Era il 2004 o il 2005 – ricorda don Roberto –  una delle mie prime Comunioni è stata la sua. Che bello ricordare qui momenti, momenti sacri per me, È bello averti conosciuto Luca, cresciuto nella fede, nel tuo cammino spirituale. Sentiremo per le strade la tua voce avvertiremo il tuo affetto , ci uniremo sempre alla tua voglia di vivere, di scherzare, di ridere. Il tuo sorriso la tua gioia , la vedremo nel volto nei giovani, dei bambini , degli innocenti. Ogni sorriso, ogni ricordo, porterà un solo nome “Luca” ti abbiamo voluto davvero bene. Il Signore deve accogliere la tua anima, benedetta da Dio. A noi deve certamente alleviare le angosce del nostro cuore, liberarci dagli affanni. Lui è la nostra speranza. Da quella notte, dove tutto si è trasformato in dolore, per te, dove la notte del buio è rimasta nei nostri cuori fino ad oggi, ora tu devi, perché certi di questo, perché certamente ti trovi davanti al cospetto di Dio, ora tu Luca devi accendere l’interruttore della luce che si chiama speranza e fiducia”.

“Possa sulla nostra  comunità – ha concluso don Roberto –  scendere la luce davvero della speranza, un’ altra bella virtù , per la quale noi desideriamo e aspettiamo da Dio la vita eterna come nostra felicità , riponendo la nostra fiducia nelle promesse di Cristo appoggiandoci all’aiuto della grazia sino alla fine della vita terrena .Luca , ti saluto con la voce dei bambini, Luca ti dico di pregare per tutti i giovani , Luca voglio pregarti di una cosa, dà lassù guarda tutti noi, difendici dal male, e sii nostra guida, in questo meraviglioso viaggio della vita. Luca noi con la tua assenza , qui ci sentiremo più poveri, ma abbiamo arricchito il cielo , il cielo è più ricco per te”.