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STALETTI’ (CZ) – DAL CENACOLO AL CALVARIO

Commozione e pathos al tradizionale rito della “Chiamata della Madonna”. Don Roberto Corapi: “Non c’è amore senza Croce”

di Fra. POL.

STALETTI’ (CZ) –  31 MARZO 2018 – Come ogni anno anche ieri commozione e pathos intensi. Quelli veri di una comunità che si lascia andare di fronte a Dio. Che, spontanea, rinnova il suo profondo slancio di fede.

 Si rivivono nella fede e nella tradizione  i riti di Passione nella Comunità di Stalettì, dove i giovani son i protagonisti di tutto, giovani che vicini a Don Roberto Corapi, prete tradizionalista, sanno far emozionare attraverso la loro animazione.

«Sono contento  –  ha affermato don Roberto – perché solo così possiamo risvegliare la nostra fede, quella fede che a volte dorme. Dobbiamo essere cristiani a tutte le ore, cioè sempre, perché l’amore verso Gesù riempie il cuore, ti rende gioioso , felice nonostante le prove e le difficoltà che ci sono».

In una chiesa gremita di tantissimi fedeli, don Roberto rivive insieme ai discepoli, il cenacolo e la lavanda dei piedi. “Dono e servizio”, perché così è stato Gesù, tutto dono con l’Eucaristia e servizio lavando i piedi.

Subito dopo, la consegna di Gesù, con l’arresto, e il tradimento di Giuda ha fatto rivivere alcuni tra gli ultimi momenti della vita terrena di Nostro Signore Gesù Cristo. Sotto la regia di Franco Romeo, che ogni anno fa emozionare  i presenti. Dal Cenacolo al Calvario, per la tradizionale “Chiamata della Madonna”.

Nella Catechesi di Passione, don Corapi si è soffermato sugli amori malati, femminicidio, amori che diventano distorti e amori disordinati.

Poi il momento della Croce, pensando alle tante Croci che bisogna portare  non per forza ma volentieri. L’Ecce Homo, uomo dei dolori pensando ai tanti Ecce Homo della nostra comunità ha fatto commuovere i presenti.

Il grido si fa più forte, quando don Roberto chiama il Crocefisso, parla con lui, prega a Lui. Lo tiene per mano, lo bacia e lo innalza. Il grido della Madonna, si fa più emozionante, perché don Roberto chiama Maria Addolorata, ogni mamma del mondo,  con la voce di tutte le mamme “Addolorate” di tutte le donne che subiscono violenza nel corpo e nello spirito, di tutti i poveri del mondo, don Roberto da inizio alla processione  del Cristo Morto e della Beata Vergine Addolorata, processione  molto sentita  e amata che non ha risparmiato nessuno.

Infine davanti al Convento di San Gregorio, avendo creato il Calvario con le Croci, don Roberto ha voluto una sosta  di preghiera , ai piedi della Croce, col pianto di Maria Addolorata, pianto interpretato da Raffaella Mautone che con la sua voce ha fatto commuovere  il bagno di folla.