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SQUILLACE, NO DEL CONSIGLIO ALL’ASSESTAMENTO DI BILANCO: SI DIMETTE SINDACO MUCCARI (CON VIDEO)


Sei i voti a favore (della maggioranza). Sette (contrari)  dell’opposizione compreso quello dell’ex assessore al Turismo Giusy Ciciarello. E ora “spazio” al commissario prefettizio

Articolo, foto e video di Franco POLITO

SQUILLACE (CZ) – 20 AGOSTO 2018 –  Cala il sipario sull’amministrazione comunale.

Con nove mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale (nella turrita cittadina squillacese le elezioni comunali sono attese per la prossima primavera) si chiude l’esperienza politico – amministrativa del sindaco Pasquale Muccari.

La parola fine, pochi minuti fa. “Galetto fu” l’assestamento e la salvaguardia degli equilibri di bilancio. Il film si gira sul set del consiglio comunale  (che decade dalle sue funzioni) di un uggioso lunedì di mezza estate.

Sei i voti (a favore) della maggioranza. Sette (contrari) del’opposizione. La “differenza” la fa il “no” del consigliere Giusy Ciciarello, a cui poche settimane addietro il sindaco aveva revocato il mandato di assessore al Turismo.

Muccari si rifugia in corner e chiede la sospensione dell’assise «per valutare le mie dimissioni». Neanche il tempo di proferire parola che il capogruppo di minoranza Franco Scicchitano “stoppa” l’iniziativa.  

Il leader di “RiViviamo Squillace”, (articolo 8, comma 2 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio alla mano), propone che l’assemblea prosegua sotto la presidenza del consigliere più anziano Enzo Lioi (alle elezioni di maggio 2014 aveva ottenuto il maggior numero di voti, poi anche lui ha infoltito l’opposizione seguito dall’assessore ai Lavori Pubblici Domenico Passafaro).

Giusto il tempo per il sindaco di “correggersi” invitando «la maggioranza ad abbandonare la seduta» che il Consiglio prosegue (sotto la guida del “nuovo” presidente) con l’esecutività della delibera e la trattazione delle altre quattro pratiche.

Poi tutti a casa accompagnati da (un’altra) certezza: Muccari ha rassegnato le dimissioni consegnandole nelle mani del segretario comunale.

A proposito di mani, a breve il prefetto di Catanzaro  dovrebbe affidare il Comune in quelle del commissario prefettizio. Spetterà al rappresentante di governo traghettarlo fino alle elezioni della prossima primavera.

Il consiglio comunale era stato convocato per oggi dopo la diffida (datata 10 agosto) con cui la Prefettura aveva intimato l’amministrazione comunale ad adottare la delibera consiliare sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio dell’esercizio finanziario 2018.

L’atto avrebbe dovuto essere adottato lo scorso 31 luglio. Dalla data della notifica della diffida il consiglio comunale avrebbe avuto venti giorni per approvarla, pena l’avvio della procedura di scioglimento.
E la convocazione c’era stata. Prevista per lo scorso 8 agosto e, in seconda convocazione  per il 10, era stata rinviata a data da destinarsi per «esigenze di approfondimento  – così la nota inviata dal presidente del Consiglio Paolo Mercurio ai consiglieri –  relative all’istruttoria inerente il debito, transato dal sindaco con la società “Ica S.p.a.” e inserito nella manovra di riequilibrio di bilancio». 

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