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SQUILLACE, LE PALME “INAUGURANO” LA SETTIMANA SANTA

Don Enzo Iezzi: “Ulivo simbolo dei cristiani nuovi e solidali”

di Franco POLITO

SQUILLACE (CZ) –  15 APRILE 2019 – «La solitudine è voragine che squarcia il cuore e che l’uomo può superare solo in Dio».

Il parroco don Enzo Iezzi è diretto e senza fronzoli nell’omelia pronunciata ieri durante la solenne celebrazione nella Domenica delle Palme.

«In un tempo dominato dell’imperversare dei social e di internet – ha aggiunto – la misericordia divina è la sola a restituire al mondo la vera umanità.

La palma, emblema di pace, rappresenta uno dei simboli per eccellenza per rifare di ognuno di noi cristiani nuovi e solidali».

Accanto a lui i monsignori Raffaele Facciolo e Giuseppe Megna  in una basilica piena di fedeli e famiglie. Che avevano raggiunto il tempio in processione dalla parrocchia di San Pietro dove i ramoscelli d’ulivo erano stati benedetti.

Struggente e profonda, come sempre, la lettura del Passio, la parte dei Vangeli che racconta le ultime ore dei vita di Gesù.

Passione e  (anche) resurrezione che faranno da “volano spirituale” ai riti della Settimana Santa.

Quelli di giovedì, scanditi dalla messa “In Coena Domini” e dalla visita comunitaria ai Sepolcri. Il caratteristico corteo muoverà dalla chiesa di San Giorgio. 

Quelli di venerdì, giorno della processione di Cristo Morto (partenza dalla parrocchia di San Pietro) e della “Chiamata della Madonna”.

E ancora, quelli di sabato, che si apre con la processione mattutina  della Madonna Desolata e si conclude con la liturgia della Veglia Pasquale in basilica.

Celebrazione che “chiama” quella solenne del giorno di Pasqua.

Mentre stasera (clima permettendo) Via Crucis in notturna per le vie del centro storico.

E poi il giorno di Pasquetta dedicato, tra destinazioni mare o collina, alle gite fuori porta nel comprensorio squillacese.