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SQUILLACE (CZ) – RIFIUTI, PASSAFARO: «CITTADINI VANNO RIMBORSATI»

«Nel 2014 servizio costato meno di quanto preventivato»

di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud)

 SQUILLACE (CZ) – 6 LUGLIO 2016 – Lo aveva rilevato nel corso della riunione del consiglio comunale del 23 aprile scorso. Ed ora, dopo una serie di riscontri effettuati nell’ufficio tributi, intende ribadirlo a gran voce.

 Il consigliere di opposizione Domenico Passafaro evidenzia che i cittadini squillacesi avrebbero diritto ad un rimborso sulla tassa rifiuti (Tari) del 2014. Carte alla mano, Passafaro, ex assessore comunale ai lavori pubblici, transitato nelle file dell’opposizione dopo aver abbandonato il gruppo di maggioranza, sostiene che il servizio di gestione dei rifiuti, relativamente al 2014, è costato di meno rispetto a quanto preventivato, mentre le tariffe applicate sono rimaste invariate rispetto alla somma prevista nei piani.

 «Ho trovato delle anomalie – dice – ho chiesto chiarimenti, ma nessuno mi ha ancora risposto. Per me è stato fatto un danno alla popolazione: può darsi pure che mi sbaglio, ma sta di fatto che non ho avuto ancora risposte». «Nel 2014 – puntualizza Passafaro – le spese sostenute per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, dagli atti risultano circa 425 mila euro. Il piano Tari 2014 prevede per il servizio il costo complessivo di circa 697 mila euro; da un riscontro con l’ufficio tributi, per il 2014, risulta che la popolazione è stata tassata per circa 742 mila euro. Inoltre, esaminando ulteriori atti, dalla relazione al bilancio consuntivo del 2014 risulta che per il servizio si è avuta un’entrata pari ad oltre 665 mila euro ed una spesa pari ad oltre 666 mila euro; ma dai dati acquisiti presso l’ufficio tributi risulta che il Comune di Squillace, per il 2014, ha riscosso per il servizio di raccolta rifiuti la somma di circa 435 mila euro e non 665 mila euro, e risulta che abbia speso, compreso il pagamento della discarica, la somma di circa 427 mila euro».

 Sempre secondo Passafaro, «la differenza tra l’importo previsto dal ruolo e la spesa realmente sostenuta è di circa 300 mila euro. Attesa la differenza  degli importi previsti e le spese realmente sostenute ho chiesto se i contribuenti hanno diritto ad un conguaglio. Ma nel piano di previsione 2014-2017 non risulta menzionata nessuna compensazione per i contribuenti». L’ex assessore evidenzia, dunque, che la popolazione e le attività produttive debbano chiedere chiarimenti all’amministrazione.

 I rilievi di Passsafaro, se saranno comprovati, avranno dei risvolti non indifferenti sui bilanci comunali. «Il rendiconto 2014 – conclude il consigliere – dovrebbe avere delle forti criticità. E un’analoga situazione potrebbe configurarsi per il 2015».