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SQUILLACE (CZ) – Rifiuti, “La Rete” si affida alle petizioni

Uno dei punti informativi istituiti da "La Rete" [1]
Uno dei punti informativi istituiti da “La Rete”

Nell’ambito della Settimana europea dei rifiuti” l’associazione ha istituito sul territorio punti informativi per la raccolta di firme per chiedere l’istituzione della “Casa dell’acqua”, per il “compostaggio di comunità” e per l’adeguamento del regolamento “Iuc”

Fonte: articolo e foto di Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 30 novembre 2014)

SQUILLACE (CZ) – 30 NOVEMBRE 2014 – Tra le numerose iniziative svolte dall’associazione “La Rete” di Squillace Lido nell’ambito della “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”, vi sono tre interessante petizioni con raccolta di firme.

I volontari, infatti, hanno istituito sul territorio punti informativi per la raccolta di firme per chiedere l’istituzione della “Casa dell’acqua”, per il “compostaggio di comunità” e per l’adeguamento del regolamento “Iuc” (imposta unica comunale su casa e rifiuti) ai fini delle agevolazioni tributarie e della partecipazione.

Le tre petizioni sono state indirizzate al sindaco e agli assessori interessati di Squillace. La Rete e i sottoscrittori, in particolare, chiedono di «valutare la possibilità di realizzare dei “punti acqua” (chioschi dell’acqua o casa dell’acqua), anche a pagamento, restituendo così un servizio pubblico di prima necessità e contemporaneamente abbattendo il carico dei rifiuti.

Invece di comprare le solite casse d’acqua, ci si potrà fermare al “punto acqua” comunale, muniti di bottiglie di vetro o plastica per “ricaricarle” senza sprechi. L’acqua a “chilometro zero”, garantita e igienizzata è un’iniziativa ormai utilizzata in vari comuni d’Italia e permette il risparmio di bottiglie di plastica».

L’altra petizione ha il fine di realizzare, nell’ambito della raccolta differenziata, il compostaggio di comunità con la raccolta dell’umido. «Tutto ciò che è organico – spiegano i volontari – comprende la parte “umida” dei rifiuti domestici prodotti e, raccolta in modo differenziato in appositi contenitori, permette la realizzazione del “compost” utilizzato oggi come fertilizzante naturale. Differenziare l’umido, oltre ad abbattere i costi della “Tari” del 15%, permetterebbe l’incremento e l’uso di fertilizzanti di carattere naturale».

La terza richiesta verte sull’adeguamento del regolamento “Iuc”. «I cittadini – secondo “La Rete” – potrebbero dire la loro su progetti di riqualificazione del territorio:  pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze o strade e valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. I Comuni, dal canto loro, possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere».