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SQUILLACE (CZ) – “INNESTI CONTEMPORANEI”, OGGI ULTIMI APPUNTAMENTI

Apre il “Teatro per Ragazzi”. Un’ora dopo spazio a “La mia idea. Memoria di Joe Zangara”. Si chiude con “Patres”

di REDAZIONE

SQUILLACE (CZ) – 1 AGOSTO 2016 –  Giornata di chiusura, oggi, al Casetello Normanno per “Innesti Contemporanei”, il primo festival teatrale che ha come obiettivo la creazione di uno spazio ideale dove gli artisti possano esprimersi al meglio, in armonia con la popolazione di Squillace, autentico teatro a cielo aperto.

L’evento non riceve alcun fondo, è totalmente autofinanziato dagli artisti stessi, che hanno deciso autonomamente di donare il proprio spettacolo aderendo all’importante operazione di sensibilizzazione del territorio alla pratica teatrale e alle arti performative.

 Si comincia alle ore 20,30 con il Teatro per Ragazzi. In scena “Quel pazzo di Orlando” di Ludovico Ariosto, con Maria Grazia Misurgi e Francesco Votano. Musiche A. Rizzo

 La nostra scrittura teatrale racconta la storia del cavaliere Orlando e la sua follia per l’amore non corrisposto dell’audace Angelica; attraverso il susseguirsi di vari personaggi (la maga Logistilla, il prode Astolfo, l’Ippogrifo, Zerbino, il gentile Medoro, il mostro Orrilo) abbiamo ricomposto – attraverso la logica del cartone animato e un linguaggio diretto e multiforme – “la via di Orlando”. Nel viaggio attraverso l’opera di Ludovico Ariosto è stato per noi guida Italo Calvino, il quale domanda: “Chi è questo poeta che soffre di come il mondo è e di come non è e potrebbe essere, eppure lo rappresenta come uno spettacolo multicolore e multiforme da contemplare con ironica saggezza?”.

 Immergendoci  nella lettura del poema abbiamo scoperto le infinite vie e storie che Ariosto mette in piedi, attraverso una scrittura fantastica che viaggia tra la realtà storica e la realtà immaginifica, tra elementi simbolici e umane passioni, realizzando un intreccio nel quale il lettore rischia di perdersi, esattamente come accade ai personaggi del canto XII nel palazzo/labirinto del mago Atlante.

Listener (6)

 Seguirà, ore 21,30, “La mia idea. Memoria di Joe Zangara”, di e con Ernesto Orrico. Compagnia Zahir, musiche originali eseguite dal vivo

 Chi è Giuseppe “Joe” Zangara? Un emigrante insoddisfatto della sua vita, un freddo assassino, un anarchico un po’ naif, un insolito comunista, un lucido protagonista del suo tempo o un uomo solo e disperato? Il testo presentato nello spettacolo/concerto “La mia idea” prende liberamente spunto dal memoriale che lo stesso Zangara scrive pochi giorni prima di essere giustiziato nel penitenziario di Raiford in Florida. Un racconto in prima persona della vita di questo piccolo emigrante calabrese che, attentando alla vita del presidente degli Stati Uniti Franklyn Delano Roosvelt, avrebbe potuto modificare il corso della storia. Il suo “delitto contro lo Stato” viene punito con un “delitto di Stato”, a 33 anni viene fulminato sulla sedia elettrica, il 20 marzo del 1933.  

Listener (5)

 Chiusura, alle ore 22.30, affidata a “Patres”, con Dario Natale e Gianluca Vetromilo, regia e drammaturgia Saverio Tavano, Compagnia Scenari Visibili. Con il supporto della Regione Calabria – Miglior spettacolo festival Inventaria 2014. Premio contro le mafie del MEI 2014. Secondo premio al Festival Teatrale di Resistenza Museo Cervi

 Questo è il tempo dell’assenza del padre, una figura che ha sempre avuto l’atavico compito di trasmettere la conoscenza, la memoria del passato. Un giovane Telemaco di Calabria attende da anni il ritorno di suo padre, paralizzato dall’attesa, davanti all’orizzonte che può solo immaginare dal buio della sua cecità, attende su una spiaggia bagnata dal Mar Tirreno, mette le mani avanti per vedere l’orizzonte, si rivolge verso il mare e aspetta che questo padre ritorni.

 È il mare che scandisce e accompagna la vita di questo figlio incapace di vedere come di andare, in attesa di un padre che invece non è in grado di restare/tornare a casa, in una terra ostile. Un “Pater” che lega il figlio ad una corda perché altrimenti potrebbe perdersi, incapace di stargli accanto, non ritrova il coraggio della testimonianza e la forza della trasmissione.