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SQUILLACE (CZ) – Il comitato “Salute e ambiente” ripulisce “Fontana Vecchia”

Gli ambientalisti nell'area di "Fontana Vecchia" [1]

Gli ambientalisti nell’area di “Fontana Vecchia”

Infestata dalla folta vegetazione, dell’antica fonte non si intravvedeva nulla

di s.t. 

SQUILLACE (CZ) – 5 GIUGNO 2014 – Un’altra lodevole iniziativa del comitato civico “Salute e ambiente” di Squillace è stata promossa domenica scorsa. Gli attivisti, insieme a volontari di altri sodalizi locali, hanno  ripulito l’area della “Fontana Nuova”, ubicata sulla strada provinciale 162/2, nella zona dell’Osservanza.

 Infestata dalla folta vegetazione, dell’antica fonte non si intravvedeva nulla. Sul posto, dotati delle necessarie attrezzature, oltre ad alcuni soci del comitato (Giuditta Stilo, Antonio Derro, Enza De Raffaele, Ilaria Megna e Giuseppe Facciolo), si sono ritrovati anche Mario Caso, Stefano Caso, Giuseppe Abbruzzo e Giuseppe Conca, dell’associazione “Domus Pacis”, spinti dalla volontà di rivedere ripulita un’area di grande valore storico e paesaggistico.

«Una delle motivazioni che ci hanno spinto nella scelta della “Fontana Nuova” – spiega Giuditta Stilo, architetto – è il fatto che si trova nei pressi dell’area archeologica dell’Osservanza, su cui vorremmo che le istituzioni puntassero la loro attenzione».

In questa zona, in cui un tempo era ubicato il monastero dei frati minori dell’Osservanza, infatti, nei mesi scorsi è venuta alla luce un’antica vasca lapidea e, negli anni Ottanta, durante un campo di ricerca vennero rinvenuti resti di pareti affrescate, prese d’acqua di antiche cisterne, tracce di mura, colonne, basamenti scolpiti con motivi floreali, una moneta, una mano in terracotta e diversi frammenti ceramici, oltre alla presenza di tre livelli di pavimentazione risalenti ai vari rifacimenti del monastero.

La zona si trova all’interno di una vasta area che domina la valle del torrente Ghetterello, con il ponte medievale detto “del Diavolo”, la chiesetta di Santa Maria di Itria, il convento dei Cappuccini e la “Torricella”.

Un’indagine archeologica approfondita potrebbe far venire fuori insediamenti di grande importanza storica.