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SQUILLACE (CZ) – GEOMETRA COMUNALE ACCUSATO DI CORRUZIONE, RIESAME:«NO AL CARCERE»

Respinto appello Procura contro decisione Gip che aveva disposto solo misura interdittiva della sospensione dal servizio per Giuseppe Megna, responsabile ufficio tecnico fino a giugno 2014

 di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud) 

 SQUILLACE (CZ) – 12 SETTEMBRE 2016 –  Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, presieduto da Giuseppe Valea, ha rigettato l’appello proposto dal sostituto della Procura della Repubblica Graziella Viscomi contro la decisione del Gip Giuseppe Perri di opporsi alla richiesta di custodia cautelare in carcere per il geometra Giuseppe Megna, già responsabile dell’ufficio tecnico comunale di Squillace.

 Il Gip, infatti, aveva disposto solo la misura interdittiva della sospensione dal servizio nei confronti di Megna, accusato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. Le indagini, coordinate dalla Procura, avrebbero fatto emergere almeno tre episodi in cui alcuni imprenditori sarebbero stati convinti a consegnare alcune migliaia di euro nelle mani del funzionario.

 Secondo l’accusa, Megna, attraverso pretestuosi ostacoli burocratici o continui controlli, avrebbe ingenerato negli imprenditori che avevano fatto richiesta di aprire attività commerciali a Squillace, la fondata persuasione di dover corrispondere all’indagato cospicue somme di denaro, fino a diecimila euro, per ottenere le autorizzazioni.

 Nel fascicolo sono contenute anche alcune intercettazioni. Tre i capi di imputazione contestati dalla Procura, ma il Gip ha concesso la misura interdittiva solo per due ipotesi riqualificando il reato da concussione a corruzione. Soddisfazione per la decisione del Tribunale del Riesame è stata espressa dai difensori di Megna, gli avvocati Nunzio Raimondi e Giuseppe Chillà.

 I fatti contestati si riferiscono al periodo in cui Megna era responsabile dell’ufficio tecnico comunale, carica che mantenne fino al giugno 2014, quando, a pochi giorni dall’insediamento della nuova amministrazione comunale squillacese, il sindaco Pasquale Muccari ne dispose la revoca “per il sopravvenire di oggettive esigenze, per ragioni organizzative e funzionali del migliore esercizio delle competenze e delle funzioni”.