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SQUILLACE (CZ) – ELEZIONI COMUNALI – “Aria Nuova” e quella maledetta voglia di libertà

Ruggero Mauro mentre parla del progetto di "Aria Nuova" [1]

Ruggero Mauro mentre parla del progetto di “Aria Nuova”

La compagine che sostiene Ruggero Mauro sindaco è tornata a parlare in un pubblico comizio. “Noi traghettatori generazionali e diversamente politici”

di Franco Polito

SQUILLACE (CZ) – 18 MAGGIO 2014 – A una settimana esatta dal voto per il rinnovo del consiglio comunale è tornata in piazza la lista “Aria Nuova”.

La compagine che sostiene la candidatura a sindaco di Ruggero Mauro ha cambiato la location – dalla villetta vicino alla caserma dei carabinieri al piazzale nei pressi della statua di Padre Pio nel centro storico cittadino – ma il senso del dire ha ricalcato il solco tracciato nel comizio di apertura.

Voglia di rompere con il passato e necessità di instillare fiducia nei giovani sono stati i must comuni tra chi ha parlato stasera. Per “Aria Nuova” l’obiettivo è uno solo. Come ha più volte ripetuto Mauro <<dobbiamo dare forza alla nostra coscienza riprendendoci la nostra libertà perché il voto è l’unica arma che abbiamo per cambiare le cose>>.

Libertà e coscienza. Ma anche <<consapevolezza – ha evidenziato il candidato a consigliere Antonio Severini – che è giunto il momento che ognuno di noi faccia la sua parte perchè non possiamo fungere da spettatori pensando che debbano essere gli altri a risolvere i problemi di tutti>>. Premessa di un sillogismo che per Severini ha una conclusione. <<E’ tempo di rimboccarsi le maniche – ha detto – e che ognuno si assuma le proprie responsabilità nella sociatà civile e si dia da fare se vuole che le cose funzionino meglio>>.

E per farle funzionare meglio “Aria Nuova” ha stilato un programma politico – amministrativo fatto di poco vagheggiamento e molta concretezza. <<Il nostro – ha fatto rilevare la candidata Catia Gentile – è un cammino costruttivo per la realizzazione di un programma pratico per il nostro territorio>>. Praticità. Semplicità. C’è molto dei due termini nell’idea di “Aria Nuova” per Squillace.

Soprattutto c’è l’esigenza del contatto con la gente. Che intendono coinvolgere di più. Liberarla. Una delle tante frecce nel loro arco. E alla gente e ai giovani si è rivolto Mario Conidi, un altro che aspira a uno scranno nella sala consiliare di Palazzo Pepe, per invertire la rotta. <<Abbiate il coraggio di cambiare tendenza – la sua esortazione – Non deponiamo le armi della lotta democratica. Il vostro voto, prezioso, libero, indipendente e trasparente non è più legato alle logiche del passato. Non possono più ricattarvi. Non possono più promettervi niente>>.

Empirismo sì ma senza disdegnare i sogni. Come quello di Graziano Vallone, pure lui nella lista. <<Faccio il giardiniere – le sue parole – ed auspico che a Squillace rifioriscano tanti talenti che imprimano nuova linfa alla nostra città>>. Tradotto: facce nuove e preparate. “Aria Nuova” non lo ha mandato a dire che servono protagonisti diversi.

<<A Squillace – ha incalzato ancora il capolista Mauro – gli eroi di cartone sono troppi. Noi vogliamo rappresentare l’altra faccia di Squillace, diversa da quella accomodante e rassegnata di oggi>>. Un convincimento sulla base del quale ha chiesto il voto. <<Lo facciamo – ha evidenziato Mauro – perchè siamo l’altro volto di Squillace e perchè diversamente politici altrimenti saremmo nelle altre due liste (“RiviViamo Squillace” e “Lista Muccari”, ndr)>>.

Si è affidato all’orgoglio Mauro quando ha definito “Aria Nuova” come dei <<traghettatori generazionali e di metodo, gente libera e coraggiosa che vuole prendere per mano il futuro e fare da testimoni ai giovani che devono uscire allo scoperto e non perdere questo treno>>.

Una filosofia più di vita che politica trasferita nel progetto elettorale sintetizzato da Mauro in alcuni punti considerati <<essenziali, fondamentali e semplici ma sufficienti per “cambiare aria” nei fatti, nei metodi e nelle idee>>. Tra essi osservatorio sociale, pineta e lungomare, politiche della casa e piano di sviluppo territoriale.

Su tutto, però, c’è l’idea di libertà. << Libertà degli squillacesi – ha concluso il candidato a sindaco – dalla palude in cui sono precipitati e da certi signori occulti e invisibili capaci di ipnotizzare l’anima, la personalità e la spensieratezza di voto>>.