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SQUILLACE (CZ) – EFFETTI DISSESTO, “TAGLIATA” DOTAZIONE ORGANICA COMUNALE

I  posti passano da 24 a 15, di cui uno part – time. I cinque settori organizzativi si riducono a quattro

di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud, 10 agosto 2015)

SQUILLACE (CZ) – 11 AGOSTO 2015 –  Da 24 a 15. Nove posti in meno nella dotazione organica del Comune di Squillace. Lo ha deciso la giunta comunale, presieduta dal sindaco Pasquale Muccari. Anche questo atto, che toglie la possibilità di assumere nove dipendenti comunali di varie categorie, è figlio della situazione di dissesto finanziario in cui si trova il Comune di Squillace.

L’ente, infatti, è sottoposto al controllo della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali presso il Ministero dell’Interno. Ed è di venerdì scorso la nota della stessa commissione ministeriale che ha validato quanto deciso dall’amministrazione squillacese. La dotazione organica prevedeva la struttura dell’ente distinta in cinque settori organizzativi, con 24 posti a tempo pieno.

Con la rideterminazione effettuata la macrostruttura organizzativa dell’ente viene ridotta a quattro settori organizzativi, con l’accorpamento di “urbanistica” e “lavori pubblici”, mentre i posti passano a quindici, di cui uno part-time. L’ente ha nominato responsabile del nuovo settore “urbanistica-lavori pubblici” un assessore ed ha di recente ridotto al minimo previsto dalla legge le somme relative alle posizioni organizzative dei dirigenti, permettendo un risparmio di spesa.

«Il nostro – specifica Muccari – è un atto di grande importanza, in quanto la mancata rideterminazione della pianta organica aveva ritardato l’esame del piano di riequilibrio da parte del Ministero. In pratica, con questa revisione, ho fatto un lavoro sporco. E’ la conferma del buon lavoro che sta facendo la giunta per il risanamento finanziario. Stiamo facendo sacrifici enormi, riducendo la spesa nel 2014 di circa la metà rispetto al passato. Nelle casse comunali attualmente ci ritroviamo con soli 20 mila euro e nonostante tutto le cose non sono peggiorate».