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SQUILLACE (CZ) – DEBITI FUORI BILANCIO, MUCCARI “ALZA IL MURO”

E’ scontro tra maggioranza e opposizione specie dopo che  il consigliere di minoranza Domenico Passafaro ha reso noto di aver investito l’Anac (l’autorità anticorruzione) dell’argomento. «Ho le mani pulite» replica il sindaco

 di Salv. AV.  (Gazzetta del Sud)

SQUILLACE (CZ) – 19 SETTEMBRE2016 – «Ho le mani pulite e pulite mi resteranno».

 Così il sindaco di Squillace Pasquale Muccari replica ai consiglieri di minoranza, con cui, nell’ultima seduta del consiglio comunale, ha ingaggiato uno scontro verbale durante il dibattito su un riconoscimento di debiti fuori bilancio, contratto con un’azienda specializzata per lavori urgenti sul sistema di sollevamento dell’acquedotto comunale danneggiato dall’ondata  di maltempo dello scorso mese di marzo.

 L’amministrazione, in particolare, è stata criticata per il fatto di non avere creato una voce di bilancio specifica, con la conseguenza che si è dovuto ricorrere ai debiti fuori bilancio, nonché per la metodologia adottata in occasione dell’evento calamitoso. Hanno fatto poi accendere lo scontro le affermazioni del consigliere dell’opposizione Domenico Passafaro, il quale ha reso noto di aver inoltrato all’Anac (l’autorità anticorruzione) la pratica relativa al riconoscimento del debito.

 «Ho il dovere di precisare – puntualizza ora il sindaco Muccari – che l’indebitamento con la ditta specializzata scaturisce da un procedimento amministrativo corretto sia sotto l’aspetto giuridico che sotto l’aspetto regolamentare. Il debito, conseguente ad eventi calamitosi, è stato contratto per garantire la funzionalità dell’acquedotto comunale. L’amministrazione da me guidata, consapevole della responsabilità amministrativa, ha trovato le risorse finanziarie per riconoscere il debito stesso e finanziarne il pagamento. Operazione, questa, da manuale. Stigmatizzo gli atteggiamenti provocatori di chi in passato ha prodotto debiti e non li ha né riconosciuti né finanziati, portando negli anni l’ente ad una situazione finanziaria gravissima. Parliamo di ottomila euro riconosciuti e pagati in confronto a milioni di euro mai riconosciuti e mai pagati. Disapprovo chi brandisce la minaccia della denuncia all’Anac e ad altri organi di controllo, perché ho le mani pulite e pulite mi resteranno».