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SQUILLACE (CZ) – COMUNE AMMESSO A PROGRAMMA RIFUNZIONALIZZAZIONE DEPURATORI

Iniziativa contro inquinamento marino della Regione Calabria. A Squillace destinati 100 mila euro: le casse municipali ne spenderanno solo 8mila 

 Articolo e foto di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud)

 SQUILLACE (CZ) –  D’estate, come di consueto, si parla di inquinamento marino, a causa dell’avvistamento di chiazze marroni nel tratto di mare tra Catanzaro Lido e Stalettì, passando per Roccelletta e Squillace.

 In quest’ultimo comune, l’amministrazione comunale ha già preso le contromisure grazie ad un programma di efficientamento dei sistemi di depurazione, avviato dal Dipartimento “Ambiente e Territorio” della Regione Calabria.

 Al fine di prevenire il verificarsi di eventuali forme di inquinamento imputabili ad un non corretto funzionamento dei depuratori e conseguentemente per scongiurare criticità sullo stato qualitativo delle acque marine, la Regione ha lanciato il programma di efficientamento e rifunzionalizzazione degli impianti, ammettendo il Comune di Squillace per un importo di circa 100 mila euro, con una quota parte a carico del bilancio comunale.

 Il piano prevede l’intervento di manutenzione e smaltimento sui quattro depuratori comunali, situati nelle località “Donnatolla”, “Madonna del Ponte”, “Poveromo” e “Fiasco Baldaya” e la manutenzione degli impianti di sollevamento della rete fognaria. Tre le ditte individuate dal settore tecnico del comune di Squillace, guidato dall’ingegnere Gregorio Talotta, attraverso la procedura negoziata, mentre la direzione dei lavori è stata affidata all’architetto del comune Antonio Macaluso.

 «E’ un intervento importante – spiega Talotta – che punta ad una maggiore funzionalità della parte impiantistica ed elettromeccanica dei nostri depuratori ed è prevista anche l’opera di smaltimento dei fanghi. Come comune abbiamo impiegato circa ottomila euro e la restante parte è finanziata dalla Regione».

 Anche il sindaco esprime soddisfazione per la velocizzazione dell’intervento, «utile al miglioramento della qualità delle acque di balneazione». «Gli impianti – aggiunge il primo cittadino – erano obsoleti e le frequenti avarie comportavano interventi straordinari».