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SQUILLACE (CZ) – Chef internazionali “assaporano” il centro storico

Guidati da John Nocita, master chef originario di Stalettì, trenta fra noti chef internazionali e loro allievi hanno visitato monumenti  e botteghe dei ceramisti

 di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud, 18 giugno 2015)

SQUILLACE (CZ) – 19 GIUGNO 2015 –  Un intero pomeriggio e una serata da ricordare. Sono quelli che hanno trascorso, a Squillace, alcuni chef provenienti da tutto il mondo.

 Guidati da John Nocita, master chef originario di Stalettì, trenta fra noti chef internazionali e loro allievi hanno goduto delle bellezze del centro storico di Squillace, dove hanno potuto visitare i monumenti più importanti, tra cui il castello, e le botteghe dei ceramisti vasai, in cui hanno effettuato numerosi acquisti, soprattutto di oggetti legati alla cucina.

 Nocita, fondatore e presidente dell’ “Italian Institute for Advanced Culinary and Pastry Arts”, è tra i consulenti leader in Europa nella progettazione di concetti di menu, nel monitoraggio delle tendenze nel settore e nello sviluppo delle ricette. Le sue specialità sono la preparazione di piatti che riflettono tutte le regioni d’Italia, in particolare la cucina mediterranea.

 Il gruppo degli chef è stato accolto nel castello dall’archeologa Chiara Raimondo e dall’interprete di lingua inglese Sara Pisano, che hanno guidato gli ospiti nel percorso di conoscenza dei luoghi e nell’assaggio della cucina tipica calabrese. Un ricco e apprezzato aperitivo, infatti, si è svolto all’interno dello stesso castello.

 Un’idea che sarà ripresa durante l’estate nell’ambito della nuova gestione del monumento squillacese, affidata dal 1° giugno scorso alla società  “I Giardini di Hera”, che vede una compagine sociale a maggioranza femminile: archeologi, economisti ed esperti di organizzazione eventi. Il progetto culturale, finanziato con il Por Calabria e sostenuto dal Comune di Squillace, mette in rete il castello di Squillace, il monastero fortificato della “Grangia di Sant’Anna” a Montauro e il museo archeologico “Vivarium” di Stalettì.