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SQUILLACE, ALLA RICERCA DELLE FIGURE IDENTITARIE

In partenariato con l’associazione “Nastro di Mobius” una settimana con un progetto Erasmus Plus di residenza artistica internazionale per valorizzare il territorio attraverso il teatro contemporaneo

Articolo e foto di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud)

SQUILLACE (CZ) –  13 OTTOBRE 2019 –  Si è concluso il secondo workshop del progetto europeo “Identity figures, in partenariato con l’associazione “Nastro di Mobius”.

Si tratta di un progetto Erasmus Plus, di residenza artistica internazionale, che ha visto la partecipazione di venti operatori culturali, registi e attori proveniente da Germania, Croazia, Polonia, Spagna e Italia, coinvolgendo diverse istituzioni europee e “Nastro di Mobius” di Squillace, sotto la direzione organizzativa del regista Saverio Tavano, squillacese di adozione ormai da sei anni.

L’intervento è sviluppato integralmente a Squillace e ha visto come base esecutiva la “Casa della cultura”.

Grande entusiasmo da parte di tutti gli operatori che hanno avuto modo di apprezzare le bellezze della nostra terra prevedendo di ritornare anche nel 2020 per ampliare ulteriormente il progetto, un intervento innovativo che attraverso un processo culturale e antropologico ha consentito parallelamente di contribuire ad un rafforzamento della promozione turistica.

Gli operatori europei, infatti, hanno vissuto per una settimana all’interno del territorio di Squillace contribuendo al sostegno degli imprenditori locali.

«“Identity figures” – spiega Tavano – è focalizzato sulla dimensione culturale di fenomeni come nazionalismo, populismo e intolleranza che riguardano anche il cuore dell’Europa, la cui immagine è plasmata anche da figure portatrici di identità che hanno maggiori possibilità di essere associate all’arte e alla cultura.

Il teatro contemporaneo si occupa spesso degli aspetti biografici attraverso le esperienze personali degli attori.

L’elenco delle figure identitarie è lungo e contiene molte personalità stimolanti e sorprendenti. Chi sono queste identità in Lettonia, Ungheria o Portogallo? Quali sono gli eroi, a parte quelli dei drammi classici?

Il mezzo artistico con cui affrontiamo queste domande è la performance e il lavoro teatrale. Il nostro progetto, infatti, è aperto a tutti coloro che lavorano con i giovani e sono interessati al teatro, persone che insegnano teatro e danza, in particolare artisti e mediatori culturali».

La prossima tappa si svolgerà a novembre a Valencia e vedrà anche la presenza di Tavano e “Nastro di Mobius”.