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SOVERATO (CZ) – L’istituto di istruzione superiore “G. Malafarina”: una scuola “internazionale”

Gli studenti "europei" del Malafarina durante il Meeting in Croazia [1]

Gli studenti “europei” del Malafarina durante il Meeting in Croazia

Dall’11 al 17 maggio scorsi l’istituto ha partecipato in Croazia al “Meeting del Partenariato Scolastico Multilaterale Comenius”

di Franco Polito

SOVERATO (CZ) – 18 MAGGIO 2014 – Ancora respiro e aria internazionale per l’istituto di istruzione superiore “G. Malafarina”. Una settimana in Croazia è stato l’ultimo appuntamento della scuola con il “Meeting del Partenariato Scolastico Multilaterale Comenius” previsto nell’ambito del “Lifelong  Learning  Programme” dell’Indire.

Dall’11 al 17 maggio scorsi all’I.gimnazija Osijek di Osijek la delegazione dell’istituito soveratese,  composta dalle insegnanti Elena Vittoria Scuteri, coordinatrice del progetto, e Savina Moniaci oltre agli studenti Antonino Iorfida, della IID, e Simone Murace,  classe IVC , sono stati protagonisti di “un’operazione extra scuola” che oramai si ripete da qualche anno con crescente successo.

“From being a Citizen of a country to Being a Citizen of Eu” il titolo dell’esperienza croata vissuta intensamente assieme ai pari età turchi dell’Özel Sanko Koleji   Gaziantep  Tr, coati dell’I.gimnazija Osijek.  Osijek. slovacchi del Súkromná obchodná akadémia Akadémie vzdelávania Žilina, bulgari del Profesionalna tehnicheska gimnaziya “Nikola Yonkov  Vaptsarov” , polacchi dello Zespół Szkół Ogólnokształcących Nidzica  e spagnoli dell’Institut Guillem Catà Manresa.

Una settimana nell’est europeo per confrontarsi sulla storia  dei vari Paesi. Dalle origini all’indipendenza nazionale. E sul percorso intrapreso da ogni singola nazione  per arrivare ad essere membra dell’Europa Unita.

Al centro del discutere l’argomento principe del meeting. «I ragazzi – ci ha fatto sapere a proposito la coordinatrice del progetto Elena Vittoria Scuteri – hanno affrontato con i loro coetanei stranieri la situazione nei vari Paesi prima, durante e subito dopo la prima guerra mondiale. Un tema che hanno sviluppato negli interessanti lavori svolti per illustrare gli argomenti oggetto dell’incontro».

Scambi di esperienza e conoscenza del “vissuto croato” nel programma del Meeting. E che vissuto. Il Nature Park Kopački rit a Baranja, la visita a Vukovar e Ilok, le città distrutte durante il terribile conflitto etnico del 1991 e poi ricostruite, e quella all’ospedale di Vukovar. Là,  grazie al lavoro di medici e infermieri sono state salvate molte vite durante quella guerra. «Molto toccanti  – aggiunge la professoressa Scuteri – sono stati i video, le foto illustranti  i vari momenti della guerra e i racconti dei colleghi che l’hanno vissuta in prima persona».

E poi il passaggio al centro culturale-scientifico di Milutin Milanković’, la visita al castello della famiglia Eltz , alla Fortrezza di Ilok, al Castello  degli Odescalchi e al Museo di   Slavonia. «Inoltre – conclude la coordinatrice – siamo stati ricevuti dal sindaco e dalla amministrazione comunale locale con intervento della stampa e della tv locale e nazionale. Sono stati offerti a tutti i partecipanti dei dolci tipici croati e degli opuscoli relativi alla storia e alle tradizioni etniche».

Tanti aspetti. Tante sfaccettature della stessa avventura europea ed europeizzante. In tutti i sensi. La conferma nelle parole del dirigente scolastico del “Malafarina” Domenico Agazio Servello. «Ancora una volta  – sottolinea  Servello – la nostra comitiva ha vissuto una eccellente esperienza socio-culturale con ragazzi di tanti Paesi diversi che per una settimana hanno condiviso emozioni, impressioni, esperienze. Si sono compresi parlando Inglese tra di loro.  A volte è bastato anche solo un sorriso per riuscire a comunicare quello che riesce difficile con le parole. Hanno imparano usi, costumi e tradizioni  diverse, creando così, pur nel rispetto delle varie identità nazionali, le basi per un’ Europa unita e di pace».

L’ultimo tassello sarà il meeting  atteso a Gaziantep (Turchia) a maggio del 2015.  Saranno  studiate  le tappe che hanno  condotto al raggiungimento dei diritti femminili nei vari paesi. E il “Malafarina” ci sarà ancora una volta. Per un’altra esperienza europea ed europeizzante.