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SOVERATO (CZ) – LA FIDAPA DISCUTE DI “NATIVI DIGITALI”

Presentato libro di Tiziana Iaquinta e Anna Salvo. Occasione per ricordare Leandro Celia, il ragazzino di Petrizzi

Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)

SOVERATO (CZ) –  16 MARZO 2017 –  Ricordato prima dei lavori, il ragazzino di Petrizzi Leandro Celia.

Lasciarsi con un sms, mettersi insieme con un tweet, rompere su Facebook.Continuamente alle prese con il loro smartphone, aperti su applicazioni di instant messaging, gli adolescenti di oggi colpiscono per la diffusa e pervasiva familiarità che intrattengono con le nuove tecnologie, e per l’uso prevalente, a volte ossessivo, di modalità comunicative centrate sui social network.

In che modo questa generazione che privilegia il virtuale e la condivisione affronta la complessità del mondo affettivo? Come si snodano per questi ragazzi i legami nel gruppo dei pari e con il mondo adulto, la sessualità, il conflitto (nella dimensione interiore e nelle relazioni visibili), la rabbia e tutti i tumultuosi sentimenti che da sempre segnano l’epoca adolescenziale? Il libro traccia un percorso articolato e accessibile per comprendere le vicende dell’affettività al tempo dei nativi digitali.

A tutte queste domande,hanno cercato di dare risposte in un esaustivo incontro organizzato dalla Fidapa al teatro comunale alla presenza del consigliere con delega alla cultura Emanuele Amoruso. La Fidapa di Soverato rappresentata da Ermelinda Lifrieri  ha presentato, il libro edito da il Mulino dal titolo “Generazione TVB. Gli adolescenti digitali, l’amore e il sesso” scritto da Tiziana Iaquinta e Anna Salvo. Il libro indaga e pone domande circa l’assetto dell’affettività degli adolescenti  che sembra essere oggi cosa quanto più urgente e utile.

Urgente perché essa rappresenta una zona un poco in ombra, gli adolescenti si definiscono oggi per l’enorme capacità di comunicazione, consentita ancor più dalle nuove tecnologie; utile, perché guardare gli adolescenti attraverso le dinamiche degli affetti aiuta forse ad intravvederli meglio. Il libro contiene due punti di vista disciplinari, psicoanalitico e pedagogico, che pur mantenendo la loro  non sovrapponibililità di sapere specifico riescono a dare al lettore una ricchezza di analisi e di interpretazioni utili a conoscere un po’ più da vicino i nostri adolescenti.

Nel’ ultimo capitolo inoltre il libro offre un momento conclusivo delle differenti analisi e delle questioni poste nel testo. Tra le domande: chi parla di sentimenti e di sesso con gli adolescenti?Un testo utile non solo come lettura personale e rivolta in particolare a genitori, docenti educatori ma un buon punto di partenza per iniziare a guardare questi ragazzi, e le dinamiche in cui sono coinvolti, alla luce dei nuovi strumenti comunicativi.

Le autorevoli scrittrici hanno    esposto secondo le diverse angolazioni le considerazioni in merito all’uso smisurato dei social che si sostituisco ai rapporti relazionali spronando  gli educatori ed i genitori a porre in essere strategie adeguate di ascolto e di dialogo che permettano ai giovani di “raccontarsi”.

Il consigliere Amoruso si è  compiaciuto per l’evento auspicando che i social siano uno strumento e non un fine,sottolineando l’importanza delle capacità relazionali.